31 Marzo 2022
L’Università di Salerno ha anche quest’anno lavorato all’attivazione del percorso dei 24 cfu che sempre più frequentemente gli studenti e le studentesse scelgono di inserire nel proprio curriculum. L’edizione di quest’anno, a.a. 2021/2022, attualmente in corso, si è rivelata alquanto ritardataria nell’avvio degli insegnamenti finendo col circoscrivere l’erogazione dei corsi del primo semestre e la prima sessione d’esame in tempi stretti che hanno intensificato il carico di studio dei/delle frequentanti.
Le iscrizioni aperte a fine novembre e chiuse il 10 dicembre (entro il 23 dicembre andava indicato il piano di studio) sono state seguite dalle indicazioni generali sulle finestre temporali delle attività: I sessione di esami dal 25 gennaio al 26 febbraio, II sessione dal 13 giugno al 29 luglio, III sessione dal 26 settembre al 24 ottobre.
Indicare come prima sessione d’esame la finestra temporale di 25 gennaio-26 febbraio ha lasciato intendere che i corsi relativi al primo semestre si potessero tenere nei primi di gennaio (dovendo fino al 23 dicembre indicare il proprio piano di studio) o quanto meno tra gennaio e i primi di febbraio.
Secondo l’offerta formativa, i corsi previsti nel primo semestre sono sei: Fondamenti di Pedagogia generale; Psicologia dell’apprendimento motivato; I processi di sviluppo psico-affettivo; Relazione tra emozioni, apprendimento e correlati motivazionali; Fondamenti teorici antropologico-culturali per l’apprendimento; Docimologia e sperimentazione didattica. Molti di questi insegnamenti sono suddivisi in due-tre moduli, alcuni dei quali assegnati a docenti diversi. Da sei, ci spostiamo ad undici team. Di questi, soltanto il primo modulo di “I processi di sviluppo psico-affettivo” e il primo modulo di “Fondamenti teorici antropologico-culturali per l’insegnamento” sono stati organizzati a gennaio. A febbraio, risultavano erogati soltanto due corsi su undici.
Questo discorso vale soltanto per gli esami di ambito a–pedagogia, b-psicologia, c-antropologia e per l’insegnamento di Docimologia e sperimentazione didattica (dell’ambito d, metodologie e tecnologie didattiche) ma non per gli altri esami di ambito d perché questi ultimi vengono organizzati all’interno dei singoli dipartimenti a cui afferisce l’insegnamento e seguono quindi l’organizzazione e le modalità di didattica del dipartimento a cui afferiscono. Gli ambiti a, b, c fanno invece riferimento ad un percorso ad hoc, che si occupa appunto dell’erogazione di questi specifici corsi.
Tra fine dicembre e inizio gennaio è stata data comunicazione dell’inizio dei corsi del primo modulo di “Fondamenti teorici antropologico-culturali per l’apprendimento” e il primo modulo di “I processi di sviluppo psico-affettivo” in occasione della quale è stata comunicata la proroga della I sessione: non più dal 25 gennaio al 26 febbraio, bensì dal 28 febbraio al 18 marzo.
Sul sito non c’è stata alcuna comunicazione in merito agli altri insegnamenti fino al 23 febbraio, giorno in cui è stato pubblicato l’elenco degli insegnamenti con i relativi link di teams.
Gli insegnamenti previsti per gennaio e febbraio sono stati tutti concentrati nel mese di marzo, e nessuna comunicazione è stata data in merito alla sessione d’esame. Sono state le associazioni studentesche sui social ad informare che la I sessione d’esame sarebbe stata prorogata di nuovo: non più dal 28 febbraio al 18 marzo, bensì dal 18 marzo al 5 aprile.
Quanto è stato affannoso arrivare fin qui leggendo date, numeri, nomi di insegnamenti e programmi cambiati di continuo? Immaginate di viverlo e non solo di leggerlo. Immaginate di essere da dicembre alle prese con questo pensiero, controllare di frequente sito ed email (che non arrivano mai) per capire se è oggi il giorno in cui si saprà qualcosa in più. Immaginate di aver atteso per tre mesi (da dicembre a marzo) l’inizio dei corsi e ritrovarsi in tre settimane e mezzo a seguire di tutto per sei ore al giorno.
E poi immaginate che vi dicano che non ci sarà nessun ulteriore spostamento di sessione, che gli esami si terranno dopo qualche giorno dalla fine dei corsi, che quindi avrete a stento una settimana per ripetere il programma di due-tre corsi studiati per la prima volta solo qualche settimana fa (anche meno se i libri ordinati non arrivano subito). Immaginate, ovviamente, che questi esami coincideranno tutti (la data più quotata è quella del 4 aprile).
Districarsi tra lezioni in presenza (del proprio dipartimento) e lezioni a distanza non registrate (relative ai 24 cfu) con esercitazioni, appunti, slide non scaricabili a quanto pare non è bastato. Serviva anche trovare il tempo (evidentemente notturno) per studiare di pari passo con i corsi.
Coloro che non sosterranno gli esami in questo primo appello dovranno organizzarsi per le successive sessioni, ma anche qui non c’è da stare troppo tranquilli: l’iscrizione al percorso dei 24 cfu ha una validità temporale specifica, per cui chi non riuscirà a sostenere ora gli esami potrà farlo a giugno-luglio, settembre-ottobre e probabilmente anche a gennaio-febbraio dell’anno prossimo, ma non oltre perché l’iscrizione perderà valore. Tutto questo mentre si è alle prese con le sessioni del proprio dipartimento, e senza che al momento si sappia qualcosa sulle modalità delle sessioni successive (se saranno in presenza o a distanza).
Immaginare di più è davvero difficile.