17 Giugno 2024
Mario D’Aniello ha preso parte all’incontro elettorale del 14-15 maggio candidandosi al Consiglio degli Studenti per il DIEM e al Consiglio Didattico di Ingegneria Informatica. Lo abbiamo incontrato per chiedergli delucidazioni sulle istanze di cui si è fatto portavoce.
Fai parte dell’associazione Azione Universitaria, che ha scelto di concorrere alle elezioni studentesche con la coalizione Progetto Unisa. Quali sono le motivazioni di questa scelta?
Sono candidato con Azione Universitaria sia al Consiglio Didattico di Ingegneria Informatica che al Consiglio degli Studenti del DIEM. Non ci candidiamo con nessuna coalizione perché, essendo Azione Universitaria nata da poco meno di un anno all’Università degli Studi di Salerno, ci sentiamo in dovere di dimostrare le nostre potenzialità. Inoltre, preferiamo mantenere una nostra identità e non ci interessa essere assoggettati in questo momento a nessuna delle due coalizioni.
Il corso di laurea in Ingegneria Informatica non prevede l’accesso programmato. Sei favorevole al numero aperto?
Per quanto riguarda Ingegneria sono a favore del numero aperto. Credo sia giusto che possano partecipare tutti e che la scrematura venga fatta negli anni. Credo, inoltre, che il TOLC sia molto utile per tutti gli studenti.
Come valuti l’organizzazione dei corsi OFA nel tuo corso di laurea? Ritieni che siano uno strumento valido di inserimento degli studenti all’interno del corso di laurea?
Personalmente, credo che gli OFA siano gestiti correttamente. Non sono molto d’accordo sulla media del voto di laurea triennale previsto per l’accesso alla magistrale. Con un voto di laurea inferiore a 95 è necessario fare un test d’ingresso per proseguire con la magistrale. Questa misura è stata introdotta l’anno scorso, reputo questo voto troppo alto.
Come valuti l’organizzazione del calendario degli appelli per il tuo corso di laurea? Il numero minimo di sei appelli per gli studenti in corso previsto dalla Carta dei diritti e dei doveri degli studenti è rispettato? Sono previsti appelli per i fuori corso?
Il numero di appelli è appunto di sei per gli studenti in corso e nove per i fuori corso. Il minimo previsto è rispettato ed esistono anche appelli per i fuori corso. Il nostro impegno è, innanzitutto, quello di mantenere questa media e poi, possibilmente, poter aggiungere più appelli, per permettere a tutti gli studenti di gestire il carico di studio. Per quanto riguarda il calendario, reputo sia gestito positivamente, anche e soprattutto in relazione agli altri dipartimenti.
Come valutate l’erogazione dei tirocini? Avete riscontrato inefficienze? Quali modifiche proponete?
Vorremmo potenziare le offerte di tirocinio. Io le reputo personalmente non soddisfacenti, almeno per quanto riguarda la mia concezione di tirocinio, le mie proposte, la mia idea. Propongo tirocini che siano specifici su ciò che si studia durante il percorso accademico. Crediamo sia fondamentale fare anche esperienza in società formate come ad esempio Airport, che era presente fino all’anno scorso alla scuola di sviluppo di Napoli. Adesso la convenzione è terminata e crediamo che questa, come altre opportunità, siano essenziali per l’esperienza dei tirocini.
All’Università di Salerno è stata recentemente introdotta la figura del Garante dei Diritti degli Studenti. In quale modo favorirete la partecipazione degli studenti?
Credo che sia sicuramente una proposta utile e intelligente quella di potenziare gli incontri con il Garante dei diritti degli Studenti. Non tutti sono davvero a conoscenza di questa figura, dei compiti che svolge, quindi un primo passo potrebbe appunto essere quello di promuovere incontri con il Garante.
In merito alla Carta dei Diritti e dei Doveri degli Studenti, che è l’atto normativo che introduce la figura del Garante dei diritti degli studenti, quanta consapevolezza ritenete che vi sia da parte della classe studentesca sul suo contenuto? Ritenete si debba fare un lavoro di maggiore consapevolezza? Sapendo che solo attraverso una piena conoscenza dei propri diritti si può al meglio usufruire della figura preposta al rispetto degli stessi.
Credo che serva maggiore responsabilizzazione da parte della rappresentanza. Un buon 90% degli studenti probabilmente non è a conoscenza del fatto che ci sia una Carta dei diritti e dei doveri degli studenti, non conosce la sua funzione, non sa di avere dei diritti e dei doveri da rispettare, lo trovo molto grave.
Quello dei trasporti è un tema ricorrente nel dibattito universitario a causa del continuo ripresentarsi dei disservi. Cosa proponete di fare per far sì che le soluzioni messe in campo diventino definitive e non più solo temporanee?
La domanda è abbastanza ampia ed è un valido spunto di discussione. C’è chiaramente una criticità per quanto riguarda il tema dei trasporti, rivolta soprattutto alla situazione dell’Agro Nocerino. Per quanto ci riguarda, crediamo che vadano effettuate una serie di modifiche nel piano delle corse, è impensabile che da anni questo problema si ripercuota sugli studenti. Provengo da Baronissi, ricordo anche la storia della nascita del nostra Ateneo. Ricordo anche che all’inizio, tra i progetti dedicati all’Università, c’era la possibilità di avere un treno che sarebbe dovuto arrivare fino all’interno del Campus. Nel 2024 ci ritroviamo invece ad avere addirittura problemi con le corse dei pullman, che lasciano a piedi ogni settimana centinaia di studenti, e ciò non può essere una loro responsabilità. Abbiamo bisogno che siano presi provvedimenti, ed è possibile ottenere ciò soltanto istituendo un tavolo con la Regione.
In relazione alla presenza di barriere architettoniche, quanto ritenete siano accessibili i Campus dell’Università degli studi di Salerno?
Effettivamente ci sono delle problematiche. Anche su questo sicuramente sarà necessario battersi.
Lo studente fuori corso è escluso da alcune importanti misure, quali la No Tax Area e il bando part-time. Ritenete sia una figura sfavorita? Cosa proponete a riguardo?
Credo che la figura del fuori corso sia eccessivamente penalizzata per quanto riguarda la No Tax Area. Questo è un punto sul quale noi abbiamo intenzione di batterci e di spenderci. Non è possibile che gli studenti fuori corso si trovino a dover pagare tasse maggiorate.
Ritenete vi sia una carenza di spazi e/o una cattiva gestione degli stessi?
Rispondo partendo dal mio dipartimento, che è l’unico dipartimento di Ingegneria a non avere un’aula studio dedicata. Abbiamo un laboratorio, il laboratorio T25, che spesso e volentieri è chiuso, è impossibile accedervi per studiare. Questa la reputo una delle principali criticità del mio dipartimento, per il quale StudentIngegneria, ad oggi, non ha fatto altro che promettere, promettere e promettere, però in realtà i fatti sono questi. StudentIngegneria è egemone nel mio dipartimento da 13 anni e non vediamo ancora un’aula studio, possibilmente elettrificata. Siamo ingegneri informatici e non economisti o giuristi, quindi è una nostra priorità. Per quanto riguarda invece la gestione, non credo che ci siano particolari problemi oltre a quello già discusso.
Sei candidato al Consiglio degli Studenti per il DIEM. L’organo non ha alcuna pagina social e le informazioni inerenti alle sedute dell’organo non sono reperibili dal sito d’Ateneo: oltre a non essere stati pubblicati i verbali delle sedute del Consiglio, non sono state pubblicate neanche le indizioni di riunioni. Quanto ritenete sia importante coinvolgere gli studenti in quelle che sono le tematiche affrontate dalla rappresentanza e anche nelle stesse sedute dell’organo?
Innanzitutto, io farei della trasparenza una parola d’ordine per avvicinare i ragazzi alle tematiche che sono fondamentali per loro. Abbiamo evidentemente un problema se non sono presenti i verbali e i calendari delle riunioni. Come soluzione, proporrei la creazione di una pagina, che può essere anche banalmente una pagina social, proprio per rimanere il più vicino possibile alla classe studentesca, nella quale si ha un riscontro, un riepilogo e più informazioni rispetto al funzionamento dell’organo. È importantissimo per chi si trova a gestire, a decidere le tematiche principali nella vita studentesca. Ripeto, le parole d’ordine sono trasparenza e comunicazione.
È previsto per l’anno 2025 il rinnovo della carica di Rettore ad Unisa. I rappresentanti eletti nei vari Consigli didattici potranno partecipare al voto. Sei candidato al Consiglio Didattico di Ingegneria Informatica. Quale criterio adotterete per esercitare al meglio il vostro diritto di voto? Proverete a coinvolgere la classe studentesca?
Chiudiamo l’intervista come l’abbiamo iniziata: mostrando la nostra identità. Siamo un’associazione esterna ad ogni coalizione, nata da poco, tendiamo a vedere la scala un gradino alla volta. Le elezioni per la carica di Rettore rappresentano una tematica ancora lontana per noi. Tuttavia, crediamo molto nella democrazia interna, potremmo pensare anche di coinvolgere la classe studentesca. Noi non abbiamo una visione fissa su questo tema.