Coco: l’importanza del ricordo

Coco: l’importanza del ricordo

12 Febbraio 2018

Chi siamo? Dove andiamo? Ma soprattutto, dopo la morte cosa resterà di noi? Sono queste ed altre le domande che da sempre affollano la mente dei più grandi pensatori ma anche delle persone più comuni. E, sorprendentemente, il nuovo capolavoro d’animazione targato Disney/Pixar, “Coco”, sembra darci delle risposte più che valide. Quando una persona scompare per sempre, purtroppo, solo il suo ricordo resta vivo. Ed è proprio il ricordo che nel film “Coco” funge da protagonista: tutto ruota intorno alla necessità di non essere dimenticati, perché anche dopo la morte si può continuare a vivere nel cuore dei propri cari.

Miguel è un giovane ragazzo messicano che sogna di diventare musicista ma nessuno in famiglia è pronto a sostenerlo in quanto la trisnonna Imelda venne abbandonata da un musicista e fu costretta a crescere da sola la loro piccola figlia, Coco: da quel momento in poi, nella famiglia Rivera, la musica venne bandita. Ma Miguel non si perde d’animo e continua a suonare: in occasione della festa del “Dia de los muertos”, il giovane ruba la chitarra del grande musicista defunto Ernesto de la Cruz riuscendo, in questo modo, ad oltrepassare il confine tra la città dei vivi e la città delle anime. In questo viaggio, il giovane incontrerà i suoi antenati e scoprirà e risolverà i più antichi problemi della sua famiglia. Per tornare nel regno dei vivi, però, Miguel deve ottenere una benedizione e per riuscirci si fa aiutare dall’esuberante Hector, scheletro ormai quasi dimenticato e che rischia di scomparire per sempre in quanto nessuno si ricorda di lui.

Affrontando un tema complesso e commovente, il film va diretto al cuore di un pubblico adulto: tutto risulta meno struggente grazie all’ambientazione messicana che ci proietta in un universo fantastico, colorato e animato che anche i più piccini possono ammirare con occhi sognanti accettando il pensiero della morte con un sorriso sulle labbra. Si parla di avventura, sogni, coraggio e ricerca di se stessi, ma anche di comprensione delle proprie origini e dell’importanza della famiglia e del ricordo.
Qualsiasi cosa accada, dobbiamo tenerci stretti i ricordi delle persone che abbiamo amato e che, nonostante ci sia un intero abisso a separarci, porteremo sempre nel cuore. Non bisogna dimenticare le persone che vanno nell’aldilà perché esse sono presenti in ogni istante, in ogni discorso, in ogni momento della nostra giornata. Incancellabili. E, per fortuna.

 

Michela Monaco