3 Luglio 2024
Quest’oggi, 3 luglio, alle 15:30, in aula Vito Cardone (edificio E1) si terrà la riunione straordinaria del Consiglio degli Studenti volta alla discussione sul regolamento tasse a.a. 2024/2025. La rappresentanza ne ha data comunicazione attraverso i social, e questo è il primo vero riscontro che la rappresentanza dà in modo ufficiale verso l’esigenza, da noi più volte fatta presente, di rendere l’accesso al Consiglio degli Studenti più fruibile.
La tematica è stata principalmente affrontata all’interno dell’articolo presente nel bollettino informativo “Unisa, ma tutt’appost?” in cui abbiamo fatto presente l’assenza dei verbali e delle indizioni di riunione all’interno della sezione del sito d’Ateneo e l’esigenza di provvedervi per garantire totale trasparenza del Consiglio. Le comunicazioni inerenti all’organo, infatti, non sono mai state assenti ma sono state perlopiù parziali. Le pubblicazioni sono state fatte soltanto sui canali social delle singole associazioni (in virtù dell’assenza dei verbali) e riportando soltanto le proposte fatte e in particolare quelle promosse. Nessuna comunicazione, invece, è mai stata fatta, neanche a mezzo social, sulle indizioni di riunione. Questo, chiaramente, e ci teniamo a precisarlo visto che ci è stato fatto presente, non significa affatto dire il Consiglio degli Studenti uscente non ha lavorato, ma solo che la reperibilità del suo lavoro è parziale (perché relativa alle solo proposte fatte e quelle approvate) e verificabile solo attraverso i social (e non attraverso il sito d’Ateneo).
Non si tratta affatto di piccolezze. I verbali costituiscono la sintesi delle riunioni: la discussione degli ordini del giorno, le tematiche affrontate, gli interventi, il voto espresso sulle singole istanze. La lettura consente di sapere esattamente il modo in cui l’organo ha trattato specificatamente una questione. I post di sintesi sulle istanze presentate e/o promosse non lo permettono. La pubblicazione di indizione delle riunioni consente agli studenti di venire a conoscenza che in un dato giorno in una specifica aula si terrà la riunione del Consiglio degli Studenti a cui potrebbero assistervi essendo le sedute aperte al pubblico. Se non c’è alcuna comunicazione ufficiale su questo, per gli studenti, in particolare per quelli più lontani dalle realtà associative, diviene impossibile apprenderne la notizia. Che tutto ciò avvenga sul sito d’Ateneo è indice di serietà istituzionale dell’organo oltre che garanzia di un reale accesso alle informazioni relative alla struttura. Il punto web di riferimento dell’Ateneo resta il sito, molto più che le pagine social a cui gli studenti potrebbero semplicemente non essere connessi.
La rappresentanza non ha mai negato l’importanza di tutto questo, anzi ha più volte confermato la necessità di provvedervi e il loro impegno nel farlo. In occasione della seduta straordinaria del 3 luglio assistiamo al primo vero segnale ufficiale di impegno della rappresentanza, la quale si è prodigata a dare comunicazione della seduta tramite social. A questo si aggiunge la richiesta che la rappresentanza (in seguito all’insediamento del 25 giugno) ha già formulato nei confronti dell’Ateneo per consentire la pubblicazione dei verbali e delle indizioni di riunione direttamente nella sezione del sito dedicata all’organo, lasciando in questo modo la libera scelta da parte delle realtà associative di fare o non fare qualsiasi comunicazione social sul Consiglio degli Studenti, perché l’accesso alle informazioni sarebbe sempre e in ogni caso garantito attraverso il canale primario: il sito d’Ateneo.
Dando comunicazione per mezzo social della riunione di oggi, la rappresentanza, eletta tra il 14-15 maggio di quest’anno, dà un segnale importante di apertura al tema della più ampia trasparenza dell’organo, di presa di coscienza dell’importanza del lavoro che svolge il Consiglio e della necessità di coinvolgere la più ampia platea di studenti che possono così essere messi nelle condizioni di conoscere il lavoro della rappresentanza istanza per istanza, avere memoria del lavoro svolto dalle strutture e costruire una consapevolezza, verso le tematiche e verso il lavoro delle associazioni, che possa consentire, anche in futuro, di esercitare un diritto al voto consapevole e non legato acriticamente alla simpatia/antipatia verso una realtà associativa. La rappresentanza che lo fa oggi pone in essere una soluzione a un problema e a un diritto negato che per anni è stato presente in Università.