7 Marzo 2021
Disclosure (Disclosure: Trans Lives on Screen) è un documentario del 2020, diretto da Sam Feder e incentrato sulle vite delle persone transgender e del loro impatto sull’industria cinematografica. Gli attori e i registi transgender sono pochissimi, tra questi c’è Laverne Cox, l’attrice afroamericana famosa per la serie TV Orange is the new black.
Nel documentario il regista e produttore Sam Feder ha raccontato la storia della rappresentazione trans nel cinema dall’inizio alla fine: partendo dai film muti, passando per Psycho, Nip/Tuck, Sex and the city e Ace Ventura, arrivando alla produzione della serie TV del 2018 Pose, la prima con un cast a maggioranza transgender.
Laverne Cox è anche una delle produttrici del film e una delle persone più presenti tra quelle intervistate nel documentario. Insieme a lei compaiono: Lilly Wachowski, una delle due sorelle transgender che hanno creato la saga di Matrix, Mj Rodriguez, la protagonista transgender della serie TV Pose, Jamie Clayton, attrice transgender della serie TV Sense8, e Chaz Bono, attore, scrittore e attivista transgender (figlio di Sonny Bono e Cher). Nel film si alternano due tipi di contenuti: interviste ad attori, attrici e professionisti dello spettacolo e scene di film o di programmi televisivi. Il film dura un’ora e quaranta. I limiti delle rappresentazioni delle persone trans che emergono dal documentario si sviluppano su diversi livelli, alcuni più facilmente comprensibili, altri più sottili. Il problema delle scene in cui vediamo personaggi transgender rifiutati, offesi o picchiati, così come di quelle in cui emerge il lato più ridicolo e umiliante, arriva allo spettatore in modo immediato. C’è tuttavia anche una speranza: la speranza del cambiamento e dell’evoluzione di una Hollywood che sta dimostrando di aver compreso la necessità di una rappresentazione più oculata delle minoranze.
Gaia Troisi