12 Maggio 2022
Le leggi aventi ad oggetto l’assetto degli istituti accademici sono prodotti dal Ministero dell’Università (ora MUR, prima MIUR) e dalle scelte del governo di cui il ministero è espressione. Poter studiare, analizzare, verificare ed esprimere un parere sugli atti ministeriali prima che le riforme e le leggi vengano approvate è molto importante per far sì che le riforme costituiscano un passo in avanti, e non uno indietro, verso lo sviluppo dell’istruzione universitaria.
Questo compito è affidato al Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU) che ha sede a Roma e ha il potere di consigliare (si tratta di un organo consultivo) sulle modifiche legislative in programma.
Essendo un organo che si interfaccia direttamente con il Ministero dell’Università, i suoi membri (che sono trenta, di cui ventotto studenti/studentesse iscritti/e ai corsi di laurea triennale o magistrale a ciclo unico) vengono scelti tra i candidati di tutte le università.
Il territorio nazionale viene diviso in quattro circoscrizioni: I distretto: Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche; II distretto: Piemonte, Lombardia, Liguria; III distretto: Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo; IV distretto: Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.
In ogni distretto vengono eletti sette candidati, ai quali si aggiungono poi il candidato eletto tra i dottorandi e il candidato eletto tra gli specializzandi.
Le elezioni per il rinnovo della componente studentesca all’interno del CNSU sono diverse da quelle che si svolgono ogni due anni all’interno dell’ateneo. Le tematiche si spostano da un orizzonte più locale, legato alle specificità dei singoli corsi di laurea e ai servizi offerti all’interno dell’ateneo, ad un orizzonte più largo dove a prevalere sono le grandi tematiche del diritto allo studio, tassazione e autonomia delle università. Essere presenti all’interno dell’organo nazionale di rappresentanza studentesca significa poter lavorare direttamente alla base, all’origine dell’assetto accademico: valutare le linee guida, i limiti e il perimetro entro cui l’autonomia universitaria può muoversi e può meglio garantire un’istruzione di qualità.
Essendo un tipo di incontro elettorale, e di lavoro, che si sviluppa principalmente sul piano nazionale, spesso le associazioni che concorrono sono proprio quelle nate oltre i confini del singolo istituto universitario e che fanno della propria attività nazionale uno spazio entro cui far rientrare le associazioni studentesche locali che si rivedono nei valori e nel progetto accademico perpetrato dall’associazione nazionale.
È il caso di Confederazione degli studenti, Unione degli Universitari e Link – Studenti Indipendenti, realtà nate al di fuori dell’ateneo salernitano e che sono sostenute e appoggiate dalle stesse associazioni studentesche afferenti all’Università di Salerno.
Per le elezioni che si terranno il 17-18-19 maggio gli studenti salernitani candidati con queste tre realtà sono: Michele Raia (Confederazione degli Studenti), Francesco Tommasino (Unione degli Universitari) e Pasquale Sica (Link – Studenti Indipendenti).
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