13 Maggio 2022
Alla luce delle problematiche che hanno travolto il sistema sanitario nazionale e le numerose proteste messe in atto dalle fasce coinvolte negli ultimi due anni, le elezioni per la nomina di un/a specializzando/a all’interno del Consiglio Nazionale le degli Studenti Universitari sono fondamentali per ottenere la possibilità di avere un/a portavoce delle istanze della categoria all’interno dell’organo.
La figura dello/a specializzando/a è emblematica per la rappresentazione dell’imbuto formativo subito dalla comunità medica fin dall’inizio della propria formazione. Il divario tra le studentesse e gli studenti laureati in medicina e le borse indette dalle scuole di specializzazione è estremamente elevato: molto spesso il numero di queste borse di studio non raggiunge nemmeno la metà di aspiranti borsiste e borsisti. I contratti di formazione e lavoro permettono alle/ai nuovi medici di ottenere un’indennità annuale di 22.700 euro, con incremento di 2500 euro negli anni successivi. Si tratta del compenso più basso d’Europa per la categoria, superiore soltanto alla Grecia (10.000 euro) e dietro a Francia (24.000-35.000), Belgio (29.400-34.000), Germania (36.000-45.000), Paesi Bassi (50.000) e Svizzera (79.000-102.000).
La pandemia di Covid 19 ha mostrato maggiormente le criticità relative ai contratti di lavoro per chi frequenta le scuole di specializzazione. La comunità accademica lamenta l’impossibilità di svolgere ulteriori attività lavorative, esclusi alcuni impieghi relativi alle professioni sanitarie (guardia medica e sostituzioni del medico di base). L’incompatibilità con altre mansioni è stata abolita durante le prime fasi della pandemia, dando la possibilità a specializzande e specializzandi di svolgere attività extra rispetto a quelle di formazione e lavoro. Un adeguamento necessario e che dovrebbe essere norma, non una soluzione d’emergenza.
Lo sfruttamento delle persone che frequentano le scuole di specializzazione si realizza non solo attraverso un ribasso degli stipendi, ma anche all’interno delle stesse scuole, in cui si verificano situazioni di estremo disagio e svilimento delle iscritte e degli iscritti. Gli episodi incresciosi avvenuti all’interno della scuola di specializzazione in ortopedia salernitana in cui alcuni studenti sono stati costretti a “scontare una punizione” per i propri ritardi a suon di flessioni e colazioni offerte in reparto, o le specializzande e gli specializzandi utilizzati a Torino da studi privati a spese delle università mostrano l’importanza di avere, all’interno del CNSU, una rappresentanza che incida a livello nazionale per la tutela della figura.
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