20 Maggio 2024
Antonella Giordano ha preso parte all’incontro elettorale del 14-15 maggio candidandosi al Consiglio Didattico di Scienze della Comunicazione. L’abbiamo incontrata per chiederle delucidazioni sulle istanze di cui si è fatta portavoce.
Fai parte dell’associazione ALF – Studenti DiSPC, che ha scelto di concorrere alle elezioni studentesche con la coalizione Studenti Unisa. Quali sono le motivazioni di questa scelta?
In questi anni abbiamo sempre aderito agli ideali proposti dalla coalizione Studenti Unisa, ci rispecchiano in quanto studenti, soprattutto per quanto riguarda i punti toccati dal nostro programma elettorale. Teniamo anche alla nostra trasparenza, nei giorni scorsi è stato pubblicato un comunicato in cui è contenuta un’accusa verso il nostro rappresentante per l’aumento dei prezzi a mensa. Tre mesi prima avevamo noi stessi dichiarato la nostra opposizione all’aumento. Siamo sempre stati dalla parte degli studenti ascoltando le loro voci, portando il loro sentire all’interno del Dipartimento e di tutti gli organi.
Il corso di laurea in Scienze della Comunicazione è a numero programmato locale. Siete d’accordo con questa scelta oppure opteresti per il numero chiuso?
Dipende dai punti di vista. Per quanto riguarda la suddivisione per curriculum il numero chiuso è preferibile, i docenti possono seguire meno persone e ciò favorisce l’apprendimento di tutte le discipline già inserite nel test d’ingresso. Io mi dichiaro favorevole al numero programmato locale.
All’interno del vostro programma elettorale proponete di rivedere l’organizzazione degli OFA. Quali modifiche apportereste? Ritenete siano un valido strumento di inserimento degli studenti al corso di laurea?
Per il mio anno di iscrizione, per superare i corsi OFA bisognava sostenere un esame a parte. Dall’ultimo anno il superamento di Linguistica 1 abolisce l’OFA di italiano. Questa modifica potrebbe essere applicata anche ad altri corsi, soprattutto per quegli OFA che bloccano gli esami del secondo anno, una sorta di limite interno al corso di laurea. Noi proponiamo questa modifica per quanto riguarda anche l’aspetto dell’inserimento e della risposta in base ad un OFA.
All’interno del vostro programma elettorale proponete di migliorare i laboratori curricolari opzionali. Cosa intendete nello specifico?
Per quanto riguarda i laboratori di inglese e di informatica, per tre anni sosteniamo tre esami esattamente uguali tra loro per il raggiungimento dell’idoneità. Chiediamo, quindi, di creare un unico laboratorio, magari da 6 cfu, da sostenere solo in un determinato anno, senza ripetere sempre lo stesso esame. Durante l’ultimo anno abbiamo la possibilità si scegliere anche esami di altre facoltà, quindi preferiremmo concentrarci sull’ampliamento dell’offerta formativa in vista della magistrale.
Nel vostro corso di laurea sono previsti specifici appelli per i fuori corso? Ritenete che il numero degli appelli permetta agli studenti di gestire adeguatamente il carico di studio?
Appelli specifici per i fuori corso non ci sono. Con l’istituzione dell’appello di marzo e la modifica degli appelli di dicembre, gennaio e febbraio, si ha la possibilità di dare tutti gli esami in tempo. L’ampliamento dell’offerta degli appelli dà modo sia agli studenti in corso sia agli studenti fuori corso di laurearsi.
All’interno del vostro programma elettorale proponete una divisione omogenea dei corsi da seguire. Quali difficoltà avete riscontrato? Quali modifiche apportereste?
Noi proponiamo un’organizzazione del calendario esami basato sui CFU, dividendo gli esami da sei e da nove cfu e distribuendoli equamente nei vari semestri. Allo stato attuale ci troviamo ad affrontare sessioni d’esame con due unità da sei cfu e sessioni tutte da nove crediti. La nostra proposta è di gestire meglio le sessioni d’esame previste dal Dipartimento.
All’interno del vostro programma elettorale proponete una maggiore chiarezza riguardante i corsi. A cosa, nello specifico, fate riferimento? Ritenete che il Corso di laurea faccia un preciso lavoro di comunicazione nei confronti degli studenti ? Avete riscontrato inefficienze?
In alcuni casi non abbiamo avuto disposizioni chiare sullo svolgimento dell’esame fino a poche settimane prima della seduta. Proponiamo occasioni di dialogo con i docenti, tenuti ad essere chiari su tutti i punti cardine del programma e sulle basi da acquisire, in modo da raggiungere l’obiettivo. Un vero e proprio confronto tra alunno e professore. Vogliamo promuovere l’aspetto umano, in modo da rendere questo percorso più fruibile, aiutandosi a vicenda, facendo sì che all’interno del programma d’esame non vi siano punti non chiari.
Come valutate l’erogazione dei tirocini? Avete riscontrato inefficienze?
Ritengo che i tirocini siano davvero efficienti. Le strutture ospitanti all’interno del nostro programma sono molte, possiamo scegliere di effettuarlo all’interno o all’esterno del Dipartimento. Per la seconda opzione, è prevista la possibilità di continuare il lavoro fuori, un vero e proprio lancio nel futuro.
Come valutate gli attuali strumenti integrativi alla didattica per studenti con DSA? Cosa proponete a riguardo?
Credo che i professori debbano agevolare i ragazzi con DSA, capire e riconoscere queste difficoltà. Noi abbiamo sempre pensato di aiutare tutte quelle persone che affrontano determinate sfide, in modo da concedere loro più serenità durante il percorso accademico. Non credo ci siano carenze da questo punto di vista, la maggior parte dei docenti sono ben disposti ad aiutare chi lo richiede.
All’interno del vostro programma elettorale ponete l’attenzione sulla sistemazione delle aule. Cosa intendete nello specifico? C’è, secondo voi, nell’area umanistica, una maggiore carenza di spazi?
Ci siamo ritrovati a seguire lezioni in aule molto piccole, seduti a terra o in piedi per la mole di persone presenti. Vorremmo individuare le persone realmente iscritte a quei corsi e adeguare le aule preposte alla capienza. Tutti paghiamo le tasse e tutti abbiamo diritto agli stessi servizi. Credo che l’area umanistica soffra la carenza di spazi. Nel nostro corridoio ci sono soltanto aule piccole, inadatte al nostro numero di iscritti ai corsi. Una soluzione potrebbe essere quella di rendere le aule libere delle aule studio, dando la possibilità a tutti di restare e non andare in biblioteca.
È previsto per l’anno 2025 il rinnovo della carica di Rettore ad Unisa. I rappresentanti eletti nei vari Consigli didattici potranno partecipare al voto. Sei candidata al Consiglio Didattico di Scienze della Comunicazione. Quale criterio adotterete per esercitare al meglio il vostro diritto di voto? Proverete a coinvolgere la classe studentesca?
Per quanto mi riguarda, nel caso dovessi essere eletta, valuterò la persona che voterò sia a livello professionale che umano. Vorrei avere la possibilità di conoscere tutti i candidati, capire chi sarà il futuro Rettore, una figura che potrà rappresentarci tutti. Vorrei avere un vero e proprio confronto tra didattica e il docente che sarà Rettore, al fine di perseguire il benessere dell’università.