20 Maggio 2024
Emanuel Greppi ha preso parte all’incontro elettorale del 14-15 maggio candidandosi al Consiglio Didattico di Scienze Biologiche e al Consiglio degli Studenti per il DCB. Lo abbiamo incontrato per chiedergli delucidazioni sulle istanze di cui si è fatto portavoce.
Fai parte dell’associazione Studenti Scienze 1972, che ha scelto di concorrere alle elezioni studentesche con la coalizione Studenti Unisa. Quali sono le motivazioni di questa scelta?
La nostra associazione ha sempre sostenuto e appoggiato la coalizione Studenti Unisa. Anche quest’anno, sentiamo di far parte di essa grazie alle idee politiche che condividiamo. Personalmente, ho avuto modo di incontrare tutti i candidati di Studenti Unisa e condivido pienamente le loro idee. Li conosco uno per uno e posso confermare che sono persone eccellenti, le cui proposte politiche sono molto favorevoli sia per me personalmente che per l’intera associazione, che li sostiene.
Il corso di laurea in Scienze Biologiche prevede l’accesso a numero programmato. Siete d’accordo con questa prospettiva?
Il numero chiuso ha i suoi pro e i suoi contro. In questo caso, la questione relativa agli spazi diventa cruciale. Talvolta, in aule progettate per 60 persone, ci si ritrova con più di 150 studenti. In questo contesto, il numero chiuso potrebbe essere utile per garantire un ambiente più gestibile sia per gli studenti che per i docenti. Tuttavia, limitando il numero di posti disponibili, si preclude agli studenti l’accesso alla facoltà. Questo può essere frustrante per gli studenti che desiderano accedere a determinati corsi ma si trovano a competere con un numero limitato di posti disponibili.
All’interno del vostro programma elettorale, ponete l’attenzione sulla recente distinzione del corso di laurea magistrale nei curricula Biologia e Bioinformatica. Quali riscontri avete avuto su questo? Proponete, a riguardo, l’istituzione di corsi di tutorato per il curriculum Bioinformatica. Quali difficoltà avete riscontrato?
La proposta arriva da una nostra candidata che ha affrontato questa esperienza. Le difficoltà sono molte e legate al fatto che alcune tipologie di esami non vengono erogati durante il triennio. Ad esempio, l’esame di Informatica nel triennio non prepara adeguatamente per la magistrale, poiché trattano argomenti completamente diversi. Inoltre, sono sorte altre problematiche, durante il triennio vengono insegnate solo alcune nozioni di programmazione che risultano insufficienti per affrontare gli esami successivi o per fornire un adeguato supporto. Perciò sarebbe utile introdurre un esame aggiuntivo o dei tutorati mirati a preparare gli studenti. Gli studenti che seguono il percorso di studi in Bioinformatica si trovano infatti in gravi difficoltà in questo ambito.
Come valutate l’organizzazione degli OFA? Ritenete siano un valido strumento di inserimento degli studenti al corso di laurea?
Personalmente, ho affrontato gli OFA e li ho trovati estremamente utili e validi. Tuttavia, c’è un problema con il modo in cui vengono gestiti per gli studenti di Biologia: si tengono spesso durante i corsi, il che rende la situazione complessa. Inoltre, ci sono degli OFA opzionali in ambito ambientale, ma sarebbe preferibile che fossero programmati prima dell’inizio dei corsi per evitare inconvenienti durante il corso.
Come valutate l’organizzazione del calendario degli appelli per il corso di laurea in Scienze Biologiche? Il numero minimo di sei appelli per gli studenti in corso e di nove per gli studeni fuori corso previsto dalla Carta dei diritti e dei doveri degli studenti è rispettato?
Molti corsi prevedono sei appelli d’esame all’anno. Personalmente, essendo al primo anno, non ho molte informazioni dettagliate su questi appelli poiché manca ancora la mia esperienza diretta. Tuttavia, dalle opinioni raccolte tra gli studenti del mio corso di laurea, sembra ci siano molte opportunità per sostenere gli esami attraverso questi sei appelli.
All’interno del vostro programma elettorale, proponete di intensificare il tutorato PeerToPeer. Quali riscontri avete avuto su questo?
L’iniziativa del peer-to-peer è nata da un Dipartimento specifico di Ingegneria, dove studenti esperti forniscono supporto personalizzato ad altri studenti, focalizzandosi su materie specifiche o tipologie di lavoro. Questo sistema consente un aiuto mirato e più efficace. Visto il successo ottenuto ad Ingegneria, vorremmo estendere questa pratica a tutto l’Ateneo, poiché crediamo che possa essere estremamente utile per tutti gli studenti.
Gli edifici della zona scientifica sono stati agli onori di cronaca per via dei decadimenti verificatisi all’interno delle strutture. Che tipo di incidenza questo ha avuto sulla normale accessibilità degli spazi e sulla partecipazione alle lezioni? Cos’avete fatto a riguardo? Cosa proponete a riguardo?
Il disagio principale riscontrato è la mancanza di attenzione nei confronti delle strutture utilizzate dagli studenti. Attualmente mi trovo in un’aula in condizioni precarie, con il soffitto che mostra segni di cedimento. È fondamentale affrontare questo problema cercando di riparare e migliorare le strutture esistenti. Alcuni laboratori di informatica, per esempio, presentano problemi evidenti. È essenziale intervenire rapidamente per garantire un ambiente sicuro e funzionale per gli studenti.
All’interno del vostro programma elettorale, proponete di curare più spazi verdi per favorire la salute psicofisica di chi vive il Campus. Quali riscontri avete avuto?
Le aree verdi rappresentano una parte importante del Campus. Dall’altra parte dell’Ateneo, ci sono numerose zone verdi con panchine, spazi aperti e alberi, dove gli studenti possono godersi l’aria aperta e la natura circostante. Queste aree sono estremamente benefiche per il benessere degli studenti, offrendo un ambiente piacevole e rilassante per studiare, riflettere o semplicemente rilassarsi. In alcune zone del Campus la presenza di aree verdi invece è limitata. Tuttavia, comprendiamo quanto sia importante per lo studente avere accesso a spazi verdi. Camminare sull’erba, sedersi su una panchina o semplicemente fare una pausa all’aria aperta può avere un impatto positivo sul benessere psicologico degli studenti e risollevare l’umore.
All’interno del vostro programma elettorale, proponete l’istituzione della fermata a F. Quali riscontri avete avuto su questo?
La nostra proposta riguarda la fermata F durante il maltempo. Attualmente, l’autista della navetta non si ferma alla fermata F quando piove, nonostante vi sia la disponibilità di posti liberi. Tuttavia, la fermata F risulta estremamente utile durante il maltempo, poiché permette agli studenti di risparmiare un lungo tratto di cammino sotto la pioggia. Garantire un numero sufficiente di corse, specialmente dopo le rimodulazioni dovute al Covid-19, è necessario. Per affrontare questo problema, proponiamo di aumentare il numero di corse e di reintrodurre la fermata a F durante il maltempo. In questo modo, si aiuterebbero più studenti ad affrontare le difficoltà dovute al clima all’interno dell’Ateneo.
All’interno del vostro programma elettorale, proponete di potenziare il tutorato. Quali riscontri avete avuto su questo?
Vogliamo potenziare i tutorati aggiungendone di nuovi, molte materie attualmente non dispongono di tutorati. Riteniamo che offrire tutorati anche per la magistrale sia fondamentale per fornire un supporto agli studenti durante il percorso di studio. Vorremmo colmare questa lacuna e offrire assistenza anche agli studenti della magistrale, per garantire che tutti gli studenti possano beneficiare di un supporto adeguato.
È previsto per l’anno 2025 il rinnovo della carica di Rettore ad Unisa. I rappresentanti eletti nei vari Consigli didattici potranno partecipare al voto. Sei candidato al Consiglio Didattico di Scienze Biologiche. Quale criterio adotterete per esercitare al meglio il vostro diritto di voto? Proverete a coinvolgere la classe studentesca?
Essere Rettore è una grande responsabilità, potrei provare a coinvolgere gli studenti, ma non so quanto siano effettivamente addentro alle tematiche universitarie, sono ancora molto acerbi. Intercederò per loro e farò tutte le valutazioni del caso con i membri della mia associazione.
All’Università di Salerno è stata recentemente introdotta la figura del Garante dei Diritti degli Studenti. Nel vostro programma elettorale ne menzionate la figura prevedendo un ciclo di incontri che possa garantire un’interlocuzione costante tra la rappresentanza e il Garante. Quale ruolo immaginate di poter ricoprire in quanto rappresentanti? In quale modo favorirete la partecipazione degli studenti?
Questa figura è stata introdotta recentemente, ha un approccio neutrale rispetto a tutto ciò che riguarda l’Ateneo. Immagino l’interlocuzione tra studenti e Garante come un colloquio tranquillo, senza pressione, gestito in modo naturale.
Sei candidato al Consiglio degli Studenti per il DCB. Nel programma elettorale, Studenti Unisa propone di potenziare i canali comunicativi della pagina. Di fatto, l’organo non ha alcuna pagina social e le informazioni inerenti alle sedute dell’organo non sono reperibili dal sito d’Ateneo. Alla luce delle proposte contenute nel programma elettorale, quanto ritenete sia importante coinvolgere gli studenti nelle tematiche affrontate dalla rappresentanza nel Consiglio degli Studenti? Sul sito d’Ateneo, oltre a non essere stati pubblicati i verbali delle sedute del Consiglio, non sono state pubblicate neanche le indizioni di riunioni. Quanto ritieni sia importante coinvolgere gli studenti in quelle che sono le tematiche affrontate dalla rappresentanza e anche nelle stesse sedute dell’organo?
Sono molto favorevole all’apertura di un canale di comunicazione, le informazioni più importanti spesso circolano attraverso i social. Un canale dedicato potrebbe migliorare la diffusione di notizie importanti e risolvere le problematiche affrontate dagli studenti. Non devono per forza esserci riunioni a porte aperte, ma dobbiamo incoraggiare gli studenti a condividere i loro problemi in modo più aperto. Qualsiasi studente che incontri difficoltà dovrebbe sentirsi a proprio agio nel confidarsi con noi, in particolare con noi che siamo candidati alle elezioni, poiché potremmo rappresentarli nel Consiglio studentesco e cercare di risolvere i loro problemi. Non tutti gli studenti possono comprendere le tematiche discusse nelle riunioni, ma potrebbe essere più fattibile per loro rivolgersi a noi, i rappresentanti eletti, per esporre i loro problemi. Se non dovessimo essere eletti, potrebbero in ogni caso rivolgersi a noi e noi potremmo portare le loro questioni al Consiglio studentesco, dove ci sono persone con maggiore esperienza e autorità per affrontare i problemi.
In merito alla Carta dei Diritti e dei Doveri degli Studenti, che è l’atto normativo che introduce la figura del Garante dei diritti degli studenti, nel programma elettorale, fate riferimento alla presenza di corsi di laurea che non si sono conformati al suo contenuto per quel che riguarda il numero di appelli (minimo sei per gli studenti in corso, minimo nove per gli studenti fuori corso) e la pubblicazione del calendario degli appelli (che deve avvenire almeno 30 giorni prima dall’inizio della sessione). Avete già provveduto ad una mappatura dei corsi di laurea che non si sono ancora conformati? Quale tipo di controllo, secondo voi, si può esercitare affinché ci sia il reale rispetto della Carta?
Gli appelli dei corsi di laurea di cui ci occupiamo hanno tutti rispettato la soglia minima. Personalmente credo che sei appelli non siano sufficienti per gestire il carico di studio, alcuni studenti possono avere più difficoltà di altri. Ci vorrebbe un incremento sostanziale di date per dare a tutti la stessa possibilità di gestire il proprio percorso. Per quanto riguarda la pubblicazione del calendario degli appelli, ho notato che all’inizio del corso erano già disponibili tutti gli appelli di laurea e gli appelli degli esami. Potremmo migliorare la tempistica della pubblicazione degli orari degli esami, in alcuni Dipartimenti gli orari sono stati resi disponibili solo il giorno prima dell’inizio dei corsi. Attraverso la rappresentanza vorremmo favorire una comunicazione più efficace e tempestiva riguardo agli orari degli esami e delle lezioni, in modo da consentire agli studenti di prepararsi per gli esami in anticipo, anziché aspettare l’ultimo momento per avere tutte le informazioni.
All’interno del programma elettorale di Studenti Unisa, proponete, in relazione al tema dei trasporti, di sfruttare maggiormente il Tavolo tecnico già istituito. Quello dei trasporti è un tema ricorrente nel dibattito universitario a causa del continuo ripresentarsi dei disservi. Cosa proponete di fare per far sì che le soluzioni messe in campo diventino definitive e non più solo temporanee? Ritenete che il questionario relativo ai trasporti, presente sul sito d’Ateneo, compilabile per far presente i disservizi riscontrati, sia uno strumento valido di raccolta dati sui problemi riscontrati?
Alcuni problemi sono già stati risolti, non ho grande esperienza sul tema perché sono qui da poco. Il fatto che alcune criticità si ripropongano dipende dalle aziende. Non c’è ancora stato modo purtroppo di tornare almeno ad una modalità pre-pandemia.
All’interno del programma elettorale di Studenti Unisa, proponete di superare il limite d’età per l’ottenimento dell’abbonamento gratuito dei trasporti. Si tratta di un’iniziativa della Regione. In che modo essere eletti negli organi interni ad Unisa potrebbe mettervi nella condizione di intervenire su un’iniziativa della Regione? Quale tipo di ingerenza ritenete di poter esercitare?
Vorremmo comunicare meglio con le aziende ed esporre il problema. Troviamo ingiusto che uno studente venga escluso da una misura per l’età. La classe studentesca che ha un’età superiore ai 27 anni c’è, così come i dottorandi. Sono esigenze evidenti e vanno rispettate.
All’interno del programma elettorale di Studenti Unisa, lamentate il mancato rispetto delle fermate da parte della Linea 47. Quale tipo di controllo immaginate si possa esercitare per far sì che le fermate vengano effettivamente rispettate?
Il problema più evidente è che non sia disponibile dopo le 19:00. Questo è un problema. Vorremmo inoltre aggiungere nuove fermate, in modo da agevolare e invogliare gli studenti a utilizzare la navetta inter campus.
In relazione alla presenza di barriere architettoniche (di cui fate menzione nel programma elettorale), quanto ritenete siano accessibili i Campus dell’Università degli studi di Salerno?
Le barriere architettoniche possono essere abbattute. Sono già state introdotte iniziative molto utili, la segnaletica per non vedenti per raggiungere la mensa ad esempio. Vorremmo migliorare ancora, soprattutto per quanto riguarda il tema trasporti per le persone disabili.
Sul tema della sostenibilità ambientale, l’Ateneo ha adottato un nuovo sistema di raccolta differenziata e ha da poco iniziato la distribuzione delle borracce. Ritenete sia abbastanza? Cosa proponete a riguardo?
Possono essere fatti ulteriori passi in avanti, la consegna delle borracce è un progetto avviato nel 2019 e messo realmente in atto nel 2024. La sostenibilità continua ad essere un tema centrale e va migliorata sempre di più.