17 Giugno 2024
Francesco Martino ha preso parte all’incontro elettorale del 14-15 maggio candidandosi al Consiglio degli Studenti per il DISES. Lo abbiamo incontrato per chiedergli delucidazioni sulle istanze di cui si è fatto portavoce.
Fai parte dell’associazione Forma Mentis, che ha scelto di concorrere alle elezioni studentesche con la coalizione Studenti Unisa. Quali sono le motivazioni di questa scelta?
L’associazione Forma Mentis è una delle associazioni che da diversi anni fa parte della coalizione Studenti Unisa, condividendo i valori della sana rappresentanza che ha contraddistinto numerose iniziative e numerosi traguardi raggiunti in questi anni insieme alle altre associazioni di Studenti Unisa. Il più importante è l’ampliamento della No Tax Area fino a 30.000 euro, ma non solo.
Proponete l’istituzione di un Fondo di emergenza per gli studenti. In che modo sarebbe gestito? Quali studenti potrebbero aderirvi? In che modo sarebbe finanziato?
La nostra coalizione si è impegnata a formulare e creare un programma che sia molto vicino allo studente e, soprattutto, economicamente fattibile, a differenza di altre proposte sentite durante questa campagna elettorale ed economicamente infondate. L’istituzione di un fondo di emergenza per gli studenti è un fondo che proponiamo di estendere a tutti gli studenti che hanno maggiori difficoltà, o che si trovano economicamente in svantaggio, per dare un supporto in più e per far sì che gli studenti siano tutti messi nelle stesse condizioni. Perché quello che deve prevalere, sempre, è il diritto allo studio.
All’interno del programma elettorale, fate riferimento allo studente fuori corso chiedendone l’inclusione all’interno della No Tax Area e del bando per il part-time (attualmente il limite per entrambe le misure è quello del I anno fuori corso). Ritenete che la figura del fuori corso sia sfavorita?
Partiamo dal presupposto che tutti gli studenti devono essere trattati allo stesso modo. Lo studente fuori corso deve avere lo stesso diritto dello studente in corso, per il semplice motivo che l’università non è una gara. L’università non è chi arriva prima al traguardo allora è più bravo. Lo studente fuori corso deve avere lo stesso diritto di tutti gli studenti che sono in corso.
All’Università di Salerno è stata recentemente introdotta la figura del Garante dei Diritti degli Studenti. Nel vostro programma elettorale ne menzionate la figura prevedendo un ciclo di incontri che possa garantire un’interlocuzione costante tra la rappresentanza e il Garante. Quale ruolo immaginate di poter ricoprire in quanto rappresentanti? In quale modo favorirete la partecipazione degli studenti?
Come rappresentanti di Forma Mentis, e come coalizione Studenti Unisa, ci impegneremo a rendere la figura il più visibile possibile. Ci proponiamo di essere un vero e proprio tramite con la figura e, come scritto negli opuscoli, chiederemo un’implementazione del servizio tramite ticket per risolvere tempestivamente le questioni di competenza del Garante. Un po’ com’è stato fatto col ticket che ha sostituito la mail per le problematiche riscontrate dagli studenti nei riguardi della segreteria. Così da permettere agli studenti di risolvere la propria problematica in maniera celere.
Sei candidato al Consiglio degli Studenti per il DISES. Nel programma elettorale, Studenti Unisa propone di potenziare i canali comunicativi della pagina. Di fatto, l’organo non ha alcuna pagina social e le informazioni inerenti alle sedute dell’organo non sono reperibili dal sito d’Ateneo: oltre a non essere stati pubblicati i verbali delle sedute del Consiglio, non sono state pubblicate neanche le indizioni di riunioni. Quanto ritenete sia importante coinvolgere gli studenti in quelle che sono le tematiche affrontate dalla rappresentanza e anche nelle stesse sedute dell’organo?
Il Consiglio degli studenti è un organo di rappresentanza molto importante perché è propositivo e consultivo del Rettore, del Consiglio di Amministrazione e del Senato Accademico. Durante il prossimo mandato, noi come coalizione Studenti Unisa ci impegneremo a diffondere in maniera periodica ogniqualvolta il Consiglio si riunirà, anche perché il Consiglio è aperto a tutti gli studenti. Come coalizione, ci impegneremo a diffondere la notizia d’indizione di riunione e soprattutto a rendere pubblici i verbali. Coinvolgeremo gli studenti che vogliono portare la propria voce e che intendono sottoporre al Consiglio qualche proposta, così che il Consiglio non sia sterile, bensì sempre più aperto agli studenti. Questo perché il Consiglio degli studenti è un organo molto vicino agli studenti, perché lì vi sono trenta studenti proveniente da tutto l’Ateneo e si trattano problematiche comuni a tutti gli studenti.
In merito alla Carta dei Diritti e dei Doveri degli Studenti, che è l’atto normativo che introduce la figura del Garante dei diritti degli studenti, nel programma elettorale, fate riferimento alla presenza di corsi di laurea che non si sono conformati al suo contenuto per quel che riguarda il numero di appelli (minimo sei per gli studenti in corso, minimo nove per gli studenti fuori corso) e la pubblicazione del calendario degli appelli (che deve avvenire almeno 30 giorni prima dall’inizio della sessione). Avete già provveduto ad una mappatura dei corsi di laurea che non si sono ancora conformati? Quale tipo di controllo, secondo voi, si può esercitare affinché ci sia il reale rispetto della Carta?
Gli appelli sono uno dei temi più vicini agli studenti, ed è un tema delicato perché dipende da ogni singolo Dipartimento. Il DISES, ad esempio, che è il Dipartimento a cui afferisco, ha pubblicato lo scorso gennaio sulla propria sezione web del sito d’Ateneo il calendario degli appelli di ogni singola sessione, sia invernale che estiva, sia ordinaria che straordinaria. Visto che come coalizione lavoriamo su ogni singolo Dipartimento, è lì che interverremo, nelle sedi opportune, mantenendo il diritto ad avere almeno sei appelli per ogni Dipartimento. Faremo presente la problematica comunicando con i vari Direttori e i rispettivi Presidenti e Uffici, così da intervenire sul caso specifico.
L’Open Campus è un punto del vostro programma elettorale: proponete l’apertura serale e nel weekend dei Campus. In che modo pensate di raggiungere quest’obiettivo, sapendo che il tema si lega inevitabilmente a quello dei trasporti?
È un punto programmatico molto importante, anche innovativo, perché abbiamo la grande fortuna di avere a disposizione un Campus. I nostri candidati apicali, come coalizione, avranno un tavolo con il Rettore per provare a tornare a far vivere il Campus anche di sera e nel fine settimana, perché tanti studenti sono fuori sede e vivono in queste zone anche nel fine settimana. L’università non è solo venire a sostenere l’esame o seguire la lezione; è anche e soprattutto conoscersi, vivere e fare esperienze innovative. Per quanto riguarda i trasporti, che è un altro tema a noi caro, già attualmente, come coalizione, abbiamo un tavolo con la Regione Campania, nel caso in cui l’iniziativa dovesse essere approvata, noi continueremo a garantire i trasporti anche nel fine settimana, in modo tale che gli studenti possano vivere il Campus anche di sabato e di domenica, per raggiungere il campus di Fisciano, il campus di Baronissi e la città di Salerno.
All’interno del programma elettorale di Studenti Unisa, proponete, in relazione al tema dei trasporti, di sfruttare maggiormente il Tavolo tecnico già istituito. Quello dei trasporti è un tema ricorrente nel dibattito universitario a causa del continuo ripresentarsi dei disservi. Cosa proponete di fare per far sì che le soluzioni messe in campo diventino definitive e non più solo temporanee? Ritenete che il questionario relativo ai trasporti, presente sul sito d’Ateneo, compilabile per far presente i disservizi riscontrati, sia uno strumento valido di raccolta dei dati sui problemi riscontrati?
Quella dei trasporti è una tematica molto delicata. Ci sono pendolari che vivono con disagio il dover raggiungere dal lunedì al venerdì il Campus provenendo da diverse località della Campania. Il tavolo tecnico permanente con la Regione Campania ovviamente continuerà ad esserci, cercando di migliorare sempre di più quelle che sono le soluzioni. Le soluzioni tampone vengono adottate per risolvere un determinato problema e poi successivamente tolte. Per quanto riguarda questo, noi ci impegneremo ad avere un’interlocuzione forte con le diverse ditte di trasporto, per garantire che le corse vengano rispettate sempre, in modo da renderle permanenti. Per quanto riguarda il questionario, sicuramente è importante e dobbiamo impegnarci a diffonderlo perché la problematica dei trasporti è una problematica comune a molti studenti. Il questionario potrebbe essere valorizzato e anche migliorato chiedendo agli studenti pendolari un loro parere su questo, perché il rappresentante deve essere colui che rappresenta le istanze degli studenti, ma deve anche prestarsi all’ascolto per avere un confronto. Ecco perché è importante avere rappresentanti sempre presenti, pronti ad accogliere eventuali proposte ed esigenze da parte di tutti gli studenti.
All’interno del programma elettorale di Studenti Unisa, proponete di superare il limite d’età per l’ottenimento dell’abbonamento gratuito dei trasporti. Si tratta di un’iniziativa della Regione. In che modo essere eletti negli organi interni ad Unisa potrebbe mettervi nella condizione di intervenire su un’iniziativa della Regione? Quale tipo di ingerenza ritenete di poter esercitare?
L’abbonamento gratuito è una misura politica della Regione Campania molto importante che ha favorito tantissimi studenti, però noi non ci accontentiamo. Tanti studenti vivono l’università anche oltre i 27 anni, e per noi non c’è un’età minima per poter studiare. Apriremo un tavolo di confronto con la Regione Campania per poter mettere all’attenzione della stessa questa problematica. Per noi l’università può essere vissuta a qualsiasi età. Lo studente che inizia più tardi il proprio percorso accademico, a differenza dello studente di 19 anni che si iscrive subito dopo la scuola, non deve essere penalizzato. Lo studio deve essere garantito a tutti gli studenti, indipendentemente dall’età e anche in relazione ai trasporti.
All’interno del programma elettorale di Studenti Unisa, lamentate il mancato rispetto delle fermate da parte della Linea 47. Quale tipo di controllo immaginate si possa esercitare per far sì che le fermate vengano effettivamente rispettate?
Proveremo sicuramente ad avere maggiori interlocuzioni con il responsabile della ditta che si occupa di questa corsa. Se in una determinata corsa sono previste tutte queste fermate, noi non vediamo il motivo per il quale molte volte alcune fermate non vengano rispettate. Come rappresentanti di studenti porteremo davanti al responsabile questa problematica. Penso che si possa risolvere semplicemente facendo rispettare le fermate che si sono impegnati a garantire.
In relazione agli spazi, ritenete che vi sia una carenza degli stessi nella zona umanistica e/o una cattiva gestione degli stessi? Ritenete che l’attuale criterio utilizzato dal bando per l’assegnazione delle sedi alle associazioni studentesche sia equo?
Per quanto riguarda gli spazi adibiti alla didattica, sicuramente si può fare di più. Tante volte capita che per alcune lezioni vengano garantite aule per alcune lezioni che prevedono un numero ridotto di studenti e viceversa. Queste sono dinamiche più dipartimentali. Si può pensare di aprire altre strutture che al momento sono chiuse per garantire maggiore efficienza ed efficacia al diritto allo studio di ogni singolo studente. Ulteriori spazi sia all’interno che all’esterno. Sicuramente è stata una grande vittoria, grazie al nostro rappresentante in Consiglio d’Amministrazione dell’Adisurc, l’apertura della mensa in orario non di consumo per consentire agli studenti di studiare nella fascia oraria non prevista per il pranzo o per la cena. Per quanto riguarda l’attribuzione degli spazi relativi alle singole associazioni, secondo il mio punto di vista il criterio adottato all’interno del bando è abbastanza equo e giusto.
In relazione alla presenza di barriere architettoniche (di cui fate menzione nel programma elettorale), quanto ritenete siano accessibili i Campus dell’Università degli studi di Salerno?
Come ho ribadito nel corso dell’intervista, il diritto allo studio deve essere garantito a tutti gli studenti. Secondo il mio parere personale, va implementato un po’ il tutorato per gli studenti con DSA ma anche con diverse disabilità. Per il prossimo 17 maggio il mio Dipartimento ha organizzato un bellissimo seminario che parla di disabilità e sarò entusiasta di parteciparvi. L’università può fare di più. Come rappresentanti eletti di Studenti Unisa ci impegneremo al tavolo con il Magnifico per cercare di trovare ulteriori spazi e offrire anche maggiori servizi agli studenti. Uno studente con diversi tipi di difficoltà deve avere lo stesso diritto di tutti gli altri studenti a raggiungere aule e laboratori che si trovano a piani superiori. Ci sono gli ascensori, però magari si possono trovare soluzioni ancora più innovative e più vicine a ogni singola esigenza.
Sul tema della sostenibilità ambientale, l’Ateneo ha adottato un nuovo sistema di raccolta differenziata e ha da poco iniziato la distribuzione delle borracce. Ritenete sia abbastanza? Cosa proponete a riguardo?
Questo è un tema molto importante per la nostra università. Ricordiamo Unisambiente: nel corso di una riunione del Consiglio degli studenti, è stato presente il delegato del Rettore che ha spiegato il nuovo sistema di raccolta differenziata. Tanti rappresentanti hanno aderito al nuovo progetto, in modo da spiegare a ogni singolo studente il nuovo format della raccolta differenziata che ha interessato il comune di Fisciano. Sicuramente si può fare di più. Si può arrivare a ridurre o eliminare quasi del tutto la plastica che sappiamo quanto sia nociva per il nostro territorio. Sicuramente si può fare di più, però possiamo dire che sono stati fatti passi importanti in avanti.
Alla luce delle considerazioni fatte fin qui, vuoi aggiungere qualcos’altro?
Voglio solo ribadire quello che abbiamo detto in aula. Un invito al voto, a un voto consapevole e ricordare che la rappresentanza si costruisce negli anni. Studenti Unisa c’è sempre stata, e continuerà ad esserci.