17 Giugno 2024
Leonardo Schiavo ha preso parte all’incontro elettorale del 14-15 maggio candidandosi al Consiglio degli Studenti per il DI. Lo abbiamo incontrato per chiedergli delucidazioni sulle istanze di cui si è fatto portavoce.
Fai parte dell’associazione CoScienze, che ha scelto di concorrere alle elezioni studentesche con la coalizione Studenti Unisa. Quali sono le motivazioni di questa scelta?
Il nostro è un lavoro iniziato diversi anni fa, che ha ricevuto un grande supporto da parte di varie associazioni della coalizione Studenti Unisa, quali StudentIngegneria, Futura e altre. Il nostro è sempre stato un lavoro di supporto reciproco e di confronto, questo ha permesso di operare al meglio nei vari organi, potendo confrontarci e verificando la fattibilità delle proposte, soprattutto in Consiglio didattico e in Consiglio degli studenti.
All’interno del programma elettorale, proponete l’istituzione di un Fondo di emergenza per gli studenti. In che modo sarebbe gestito? Quali studenti potrebbero aderirvi? In che modo sarebbe finanziato?
L’idea del fondo nasce per supportare gli studenti che vivono un’improvvisa situazione economica disagiata. Noi intendiamo istituire il fondo per supportare gli studenti che si trovano in situazioni economiche improvvise, andando a documentarle, ad approfondire, verificare la veridicità di queste situazioni e quando terminano, ossia quando uno studente riuscirà a rimettersi in sesto economicamente, cercando di tutelarlo durante questa situazione molto difficile, che non dovrebbe rallentare il suo percorso universitario. Non parliamo soltanto di problemi economici, ma anche di salute, cercheremo di supportarlo su ogni fronte, cercando di evitare che questi impedimenti possano rallentarlo e possano impedirgli di proseguire il suo percorso universitario.
All’interno del programma elettorale, fate riferimento allo studente fuori corso chiedendone l’inclusione all’interno della No Tax Area e del bando per il part-time anche per questa figura (attualmente il limite per entrambe le misure è quello del I anno fuori corso). Ritenete che la figura del fuori corso sia sfavorita?
Siccome abbiamo raggiunto il tetto massimo ministeriale per la No Tax Area (30.000 euro), il nostro obiettivo per adesso è lavorare sull’estensione della No Tax Area agli studenti fuori corso oltre il primo anno, cercando di non far sentire esclusa questa figura dal momento che lo studente fuori corso è studente tanto quanto lo studente in corso. Anche per quanto riguarda il bando part-time cercheremo di estenderlo ai fuori corso. Cercheremo di non escludere nessuna figura che rientra nella comunità studentesca, in quanto non crediamo che esista una vera e propria differenza tra uno studente in corso e uno studente fuori corso, poiché entrambi sono studenti allo stesso modo e meritano di poter vivere la vita universitaria allo stesso modo, senza restrizioni.
All’Università di Salerno è stata recentemente introdotta la figura del Garante dei Diritti degli Studenti. Nel vostro programma elettorale ne menzionate la figura prevedendo un ciclo di incontri che possa garantire un’interlocuzione costante tra la rappresentanza e il Garante. Quale ruolo immaginate di poter ricoprire in quanto rappresentanti? In quale modo favorirete la partecipazione degli studenti?
Siamo riusciti ad istituire la figura del Garante degli diritti degli studenti. Cercheremo di avere con lui un’interrogazione continua, per confrontarci e raggiungere obiettivi che precedentemente non riuscivamo a raggiungere. Cercheremo di comunicare con il Garante in modo diretto, e anche tramite il servizio di ticket, per risolvere problematiche che di base noi come singoli, come rappresentanti, ma anche come gruppo, non riusciremmo ad affrontare. Questo porterebbe a un miglioramento del dialogo tra rappresentanti, studenti e Ateneo portando a una risoluzione più tempestiva delle varie problematiche.
Sei candidato al Consiglio degli Studenti per il DI. Nel programma elettorale, Studenti Unisa propone di potenziare i canali comunicativi della pagina. Di fatto, l’organo non ha alcuna pagina social e le informazioni inerenti alle sedute dell’organo non sono reperibili dal sito d’Ateneo: oltre a non essere stati pubblicati i verbali delle sedute del Consiglio, non sono state pubblicate neanche le indizioni di riunioni. Quanto ritenete sia importante coinvolgere gli studenti in quelle che sono le tematiche affrontate dalla rappresentanza e anche nelle stesse sedute dell’organo?
Non c’è assolutamente alcun problema nell’essere quanto più trasparenti possibile. È nostra intenzione rendere quanto più trasparente ogni riunione e ogni intervento all’interno del Consiglio degli studenti, proprio per rendere a conoscenza la comunità studentesca di quelle che sono le decisioni che vengono prese e le modalità con le quali si affrontano le problematiche. Questo per cercare di ricevere un riscontro da parte della comunità studentesca, poiché tramite questi riscontri possiamo cercare di migliorare e individuare eventuali altri problemi. È fondamentale, anche per questo, migliorare la pagina del Consiglio degli studenti, dove pubblicare i vari verbali.
In merito alla Carta dei Diritti e dei Doveri degli Studenti, che è l’atto normativo che introduce la figura del Garante dei diritti degli studenti, nel programma elettorale, fate riferimento alla presenza di corsi di laurea che non si sono conformati al suo contenuto per quel che riguarda il numero di appelli (minimo sei per gli studenti in corso, minimo nove per gli studenti fuori corso) e la pubblicazione del calendario degli appelli (che deve avvenire almeno 30 giorni prima dall’inizio della sessione). Avete già provveduto ad una mappatura dei corsi di laurea che non si sono ancora conformati? Quale tipo di controllo, secondo voi, si può esercitare affinché ci sia il reale rispetto della Carta?
I corsi di laurea sono stati individuati, al momento non riesco ad elencarli. All’interno del corso di laurea di Informatica, durante il mio mandato in Consiglio didattico, siamo riusciti a rientrare nei parametri della Carta dei diritti e dei doveri degli studenti. Siamo riusciti ad integrare il numero minimo di appelli per gli studenti fuori corso; e proprio qui, penso di poter dare un contributo anche negli altri dipartimenti dove ancora non si è riuscito ad integrare il numero minimo di appelli per gli studenti in corso e fuori corso. Per quanto riguarda la calendarizzazione degli esami, ad Informatica siamo riusciti, personalmente anche durante il mio mandato in Consiglio didattico, a pubblicare una sorta di schedule di rilascio degli appelli d’esame. Adesso l’hanno rilasciato con largo anticipo. Questo è quello che vorrei proporre come gruppo negli altri dipartimenti in modo che tutti gli studenti possano fruire con largo anticipo del calendario degli appelli per organizzare meglio la loro sessione d’esame.
L’Open Campus è un punto del vostro programma elettorale: proponete l’apertura serale e nel weekend dei Campus. In che modo pensate di ottenere quest’obiettivo?
Proponiamo un’estensione dell’apertura del Campus estendendo gli orari di apertura delle attività che possono interessare agli studenti, quali la palestra, le biblioteche. Lavorando sugli orari di queste strutture, potremmo arrivare ad ottenere, indirettamente, un’apertura generale del Campus di sera.
All’interno del programma elettorale di Studenti Unisa, proponete, in relazione al tema dei trasporti, di sfruttare maggiormente il Tavolo tecnico già istituito. Quello dei trasporti è un tema ricorrente nel dibattito universitario a causa del continuo ripresentarsi dei disservizi. Cosa proponete di fare per far sì che le soluzioni messe in campo diventino definitive e non più solo temporanee? Ritenete che il questionario relativo ai trasporti, presente sul sito d’Ateneo, compilabile per far presente i disservizi riscontrati, sia uno strumento valido di raccolta dati sui problemi riscontrati?
Il questionario è utile poiché è uno strumento valido per segnalare i disservizi che noi poi facciamo presente per chiedere e ottenere il potenziamento delle corse. Purtroppo non siamo ancora riusciti a ottenere un potenziamento definitivo delle corse e quindi ogni volta proponiamo una soluzione temporanea che dura fino alla fine dell’anno accademico. Punteremo ad ottenere una soluzione non temporanea ma definitiva, un potenziamento definitivo è il nostro obiettivo. Purtroppo, però, dipende dalla situazione delle singole aziende.
All’interno del programma elettorale di Studenti Unisa, proponete di superare il limite d’età per l’ottenimento dell’abbonamento gratuito dei trasporti. Si tratta di un’iniziativa della Regione. In che modo essere eletti negli organi interni ad Unisa potrebbe mettervi nella condizione di intervenire su un’iniziativa della Regione? Quale tipo di ingerenza ritenete di poter esercitare?
Cercheremo di essere la voce degli studenti anche su questo fronte. Punteremo a far convenire che non si è studenti soltanto fino a 26 anni, ma anche oltre, e che il percorso di studio non deve necessariamente terminare entro i 26 anni. Cercheremo di far leva su quello che riteniamo essere un limite imposto senza un vero criterio, poiché non esiste un limite d’età che impedisca a qualcuno di essere considerato studente fintanto che è iscritto in università.
All’interno del programma elettorale di Studenti Unisa, lamentate il mancato rispetto delle fermate da parte della Linea 47. Quale tipo di controllo immaginate si possa esercitare per far sì che le fermate vengano effettivamente rispettate?
Innanzitutto, andrebbe definito l’iter del percorso di quella che deve essere la navetta inter-Campus. Poi, analogamente alle varie problematiche dei trasporti, potremmo utilizzare un form per segnalare disservizi, per poi andare ad intervenire sulle mancanze. La linea non solo si sposta tra i Campus di Fisciano e Baronissi, ma copre anche diverse fermate che consentono a molti studenti di spostarsi con molta facilità. Proprio per evitare che questa linea venga considerata inaffidabile, proponiamo di definire un iter più concreto delle fermate e di puntare molto sulle segnalazioni degli studenti affinché questa linea possa muoversi con regolarità.
In relazione alla presenza di barriere architettoniche (di cui fate menzione nel programma elettorale), quanto ritenete siano accessibili i Campus dell’Università degli studi di Salerno?
Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni riguardanti problemi di accessibilità in tutto il Campus, che sono presenti per via di disattenzioni. Il nostro obiettivo è quello di segnalare ogni piccola problematica riferita dagli studenti a chi di dovere, in modo tale che il Campus possa essere accessibile a tutti. Inoltre, abbiamo cercato di ampliare gli spazi dei parcheggi, perché molti studenti usufruiscono di autoveicoli, e negli orari di maggiore affluenza (verso le 08:00 del mattino), c’è molta difficoltà a trovare posti liberi. È nostra volontà ampliare i posti e rendere i parcheggi quanto più fruibili possibili, soprattutto negli orari di maggiore affluenza.
Ritenete vi sia una carenza di spazi e/o una cattiva gestione degli stessi? Ritenete che l’attuale criterio utilizzato dal bando per l’assegnazione delle sedi alle associazioni studentesche sia equo?
Parlando in ottica studentesca, gli spazi non vengono sfruttati in modo adeguato, perché tra una lezione e un’altra spesso molti studenti non riescono a trovare un’aula libera. Nella nostra zona, negli edifici F, ci sono tre aule studio, ma pur essendoci, gli studenti non riescono a trovare un posto libero, per via di una carenza di spazi. Al contempo, però, posso dire che i lavori sull’edificio F4 sono in fase avanzata. Speriamo che questo possa ammortizzare il problema. Lo stesso mi auguro che accada, e noi ci impegneremo affinché accada, nelle altre zone del Campus, sia di Fisciano che di Baronissi, indistintamente. In relazione al criterio di assegnazione degli spazi per le associazioni, al momento non mi viene in mente una soluzione più equa.
Sul tema della sostenibilità ambientale, l’Ateneo ha adottato un nuovo sistema di raccolta differenziata e ha da poco iniziato la distribuzione delle borracce. Ritenete sia abbastanza? Cosa proponete a riguardo?
Sicuramente punteremo ad aumentare il numero di erogatori. In alcuni edifici questi si trovano soltanto in alcuni punti spesso non comodamente accessibili, e questo porterebbe gli studenti a spostarsi molto per andare a riempire la borraccia. Cercheremo di andare ad aumentare il numero di erogatori ove possibile e, già attraverso questo, siamo riusciti ad evitare un grande spreco di plastica. Punteremo a sensibilizzare sulle energie rinnovabili attraverso vari contest all’interno del Campus. Già di recente alcuni studenti hanno partecipato ad alcuni eventi che hanno sensibilizzato sulla tematica della raccolta differenziata. Punteremo anche all’utilizzo di materiali più ecosostenibili, soprattutto in mensa dove proveremo ad avere un ritorno ai piatti in ceramica e posate in acciaio, e questo è un punto del nostro programma elettorale, che rappresenta una grande soluzione per evitare lo spreco e ulteriore inquinamento.
Gli edifici della zona scientifica sono stati agli onori di cronaca per via dei decadimenti verificatisi all’interno delle strutture. Che tipo di incidenza questo ha avuto sulla normale accessibilità degli spazi e sulla partecipazione alle lezioni? Cos’avete fatto a riguardo? Cosa proponete a riguardo?
Ci siamo impegnati a segnalare i vari incidenti che si sono verificati nel corso del tempo relativi a pezzi del tetto che cadevano, segnalando e documentando con foto. All’interno del programma elettorale abbiamo parlato della fermata davanti ad F, poiché questa fermata non è ufficiale ed è rispettata solo da alcune linee (per citarne una:l’83), le altre si fermano direttamente al terminal. Il nostro obiettivo è rendere ufficiale la fermata in fondo all’edificio F. In relazione ad F, vogliamo migliore gli spazi verde. Il nostro unico spazio verde si trovava tra gli edifici F2 ed F3 dove gli studenti si fermavano quando avevano una pausa oppure al termine della seduta di laurea. Avendo perso questo spazio (perché ora si sta costruendo un edificio), il nostro obiettivo è quello di integrare nuove zone verdi all’interno dell’edificio F. Perché zone simili sono adibite alla pausa tra una lezione e un’altra, e quindi contribuiscono ad aiutare la salute psicofisica degli studenti. Un’altra proposta è quella di creare una pensilina di collegamento tra l’edificio E e l’edificio F perché, soprattutto quando ci sono intemperie, è comodo avere un tetto che collega l’edificio F con l’edificio E perché ci permette di avvicinarci molto più tranquillamente alla mensa senza essere esposti alle intemperie.
Alla luce delle considerazioni fatte fin qui, vuoi aggiungere qualcos’altro?
Ci stiamo anche impegnando per il potenziamento di alcuni laboratori. Questa è una tematica vicina soprattutto agli studenti di Informatica perché molti esami si fanno nei laboratori e richiedono attrezzature (soprattutto al corso di laurea magistrale di Informatica) adeguate per sostenere esami che coinvolgono l’intelligenza artificiale e il machine learning. La nostra idea è quella di creare laboratori adibiti a queste materie poiché non tutti possono permettersi un computer costoso per svolgere queste attività.