Elezioni 2024: Maria Pelella

Elezioni 2024: Maria Pelella

17 Giugno 2024

Maria Pelella ha preso parte all’incontro elettorale del 14-15 maggio candidandosi al Consiglio degli Studenti per il DIPMAT. L’abbiamo incontrata per chiederle delucidazioni sulle istanze di cui si è fatta portavoce.

Fai parte dell’associazione Studenti Scienze 1972, che ha scelto di concorrere alle elezioni studentesche con la coalizione Studenti Unisa. Quali sono le motivazioni di questa scelta?
L’Associazione Studenti Scienze 1972 ha deciso di collaborare con Studenti Unisa perché Studenti Unisa, secondo l’associazione e anche secondo me, ha una buona idea di rappresentanza. Abbiamo conosciuto i candidati agli organi apicali di Studenti Unisa: sono persone che hanno tanta voglia di fare e che vogliono contribuire a rendere l’università un posto migliore per gli studenti. Io mi sono affidata a loro perché ho piena fiducia in loro e, secondo me, insieme, possiamo migliorare le condizioni di vita degli studenti.

All’interno del programma elettorale, proponete l’istituzione di un Fondo di emergenza per gli studenti. In che modo sarebbe gestito? Quali studenti potrebbero aderirvi? In che modo sarebbe finanziato?
Uno studente che vive una situazione di emergenza economica legata ad avvenimenti improvvisi di varia natura, che siano familiari o di salute, non trova alcun tipo di tutela o di supporto. Noi pensiamo sia fondamentale accompagnare gli studenti in momenti come questi, che mettono a dura prova una sana prosecuzione della carriera accademica. È nostra intenzione proporre l’istituzione di un fondo economico di emergenza che funga per questi studenti da supporto.

All’interno del programma elettorale, fate riferimento allo studente fuori corso chiedendone l’inclusione all’interno della No Tax Area e del bando per il part-time (attualmente il limite per entrambe le misure è quello del I anno fuori corso). Ritenete che la figura del fuori corso sia sfavorita?
Io non credo che i fuori corso siano tali perchè non si impegnano. Credo che alcuni lo siano perché hanno problematiche economiche o familiari che non permettono, nonostante l’impegno, di laurearsi nello stesso tempo di chi non vive questi disagi. Gli studenti fuori corso non dovrebbero essere penalizzati per questo. Credo che questo mio pensiero sia condiviso anche dagli obiettivi di Studenti Unisa. Infatti, nel programma elettorale, sono presenti dei punti affini come l’estensione della No Tax Area, anche ai fuori corso da più di un anno, oppure l’innalzamento dell’età massima per usufruire dell’abbonamento per gli studenti.

All’Università di Salerno è stata recentemente introdotta la figura del Garante dei Diritti degli Studenti. Nel vostro programma elettorale ne menzionate la figura prevedendo un ciclo di incontri che possa garantire un’interlocuzione costante tra la rappresentanza e il Garante. Quale ruolo immaginate di poter ricoprire in quanto rappresentanti? In quale modo favorirete la partecipazione degli studenti?
Da poco è stato nominato il Garante dei diritti degli studenti, che è una figura che si occupa di controllare che tutto sia in regola per garantire il diritto allo studio e gli aspetti legati alla didattica. Noi vorremmo proporre degli incontri periodici tra i rappresentanti e il Garante. Per gli studenti vorremmo introdurre un servizio ticket, così che gli studenti possano comunicare con il Garante in modo diretto e possano far presente la problematica riscontrata.

Sei candidata al Consiglio degli Studenti per il DIPMAT. Nel programma elettorale, Studenti Unisa propone di potenziare i canali comunicativi della pagina. Di fatto, l’organo non ha alcuna pagina social e le informazioni inerenti alle sedute dell’organo non sono reperibili dal sito d’Ateneo: oltre a non essere stati pubblicati i verbali delle sedute del Consiglio, non sono state pubblicate neanche le indizioni di riunioni. Quanto ritenete sia importante coinvolgere gli studenti in quelle che sono le tematiche affrontate dalla rappresentanza e anche nelle stesse sedute dell’organo?
Ritengo sia molto importante coinvolgere gli studenti nell’ambito delle riunioni del Consiglio degli studenti. Per adesso gli studenti ricevono alcune informazioni dalle pagine facebook e instagram delle associazioni. Noi vorremmo introdurre altre pagine dedicate soltanto alle riunioni del Consiglio degli studenti, per poterli rendere partecipi in modo diretto. Non sono sicura che le riunioni devono essere a porte aperte, ma credo che dovrebbero essere comunicate molte più cose e che gli studenti dovrebbero essere più consapevoli delle scelte prese durante il Consiglio degli studenti.

In merito alla Carta dei Diritti e dei Doveri degli Studenti, che è l’atto normativo che introduce la figura del Garante dei diritti degli studenti, nel programma elettorale, fate riferimento alla presenza di corsi di laurea che non si sono conformati al suo contenuto per quel che riguarda il numero di appelli (minimo sei per gli studenti in corso, minimo nove per gli studenti fuori corso) e la pubblicazione del calendario degli appelli (che deve avvenire almeno 30 giorni prima dall’inizio della sessione). Avete già provveduto ad una mappatura dei corsi di laurea che non si sono ancora conformati? Quale tipo di controllo, secondo voi, si può esercitare affinché ci sia il reale rispetto della Carta?
Secondo la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti deve essere garantito il numero minimo di sei appelli per gli studenti in corso e nove per gli studenti fuori corso. Questo adesso non viene garantito in vari corsi di laurea. Nel nostro Dipartimento, ad esempio, i rappresentanti dell’associazione Studenti Scienze 1972 hanno contribuito ad aggiungere un appello a Novembre e un appello per i fuori corso ad Aprile e anche per gli studenti che hanno già raggiunto 120 cfu, mentre prima servivano 140 cfu per accedere all’appello di Aprile.

L’Open Campus è un punto del vostro programma elettorale: proponete l’apertura serale e nel weekend dei Campus. In che modo pensate di ottenere questi obiettivi, sapendo che il tema si lega inevitabilmente a quello dei trasporti?
Noi vorremmo che gli studenti possano vivere l’università a 360°. Non soltanto per quanto riguarda il piano didattico, ma anche per fare nuove esperienze formative di crescita. Vorremmo proporre di aggiungere corse serali e nel fine settimana per accedere al Campus anche di sera e nel fine settimana, facendo sì che l’università sia aperta anche nel fine settimana.

All’interno del programma elettorale di Studenti Unisa, proponete, in relazione al tema dei trasporti, di sfruttare maggiormente il Tavolo tecnico già istituito. Quello dei trasporti è un tema ricorrente nel dibattito universitario a causa del continuo ripresentarsi dei disservizi. Cosa proponete di fare per far sì che le soluzioni messe in campo diventino definitive e non più solo temporanee?
Per quanto riguarda i trasporti, l’obiettivo è quello di rinforzare il tavolo di discussione tra il delegato del Rettore ai trasporti e l’Università attraverso la rappresentanza perché riteniamo sia importante che anche i rappresentanti diano la propria voce e che non se ne parli tenendo fuori la rappresentanza. Siamo fiduciosi nel poter ottenere risultati importanti come l’aumento delle corse.

All’interno del programma elettorale di Studenti Unisa, proponete di superare il limite d’età per l’ottenimento dell’abbonamento gratuito dei trasporti. Si tratta di un’iniziativa della Regione. In che modo essere eletti negli organi interni ad Unisa potrebbe mettervi nella condizione di intervenire su un’iniziativa della Regione? Quale tipo di ingerenza ritenete di poter esercitare?
Riteniamo sia necessaria una maggiore comunicazione tra il delegato del Rettore ai trasporti e la Regione. 

All’interno del programma elettorale di Studenti Unisa, lamentate il mancato rispetto delle fermate da parte della Linea 47. Quale tipo di controllo immaginate si possa esercitare per far sì che le fermate vengano effettivamente rispettate?
Riteniamo si possano intensificare le comunicazioni con il responsabile addetto.

Ritenete vi sia una carenza di spazi e/o una cattiva gestione degli stessi?
Abbiamo riscontrato problemi per quanto riguarda gli spazi. C’era una quantità di studenti maggiore rispetto a quella che l’aula poteva contenere perché piccola. Abbiamo proposto anche per il primo anno la divisione tra matricole pari e matricole dispari per poter dividere gli studenti in due aule e non metterli tutti insieme in un’aula stretta dove prendere appunti per terra oppure senza banchi. Ancora adesso riscontriamo problemi per quanto riguarda le aule perché ad esempio per i ragazzi del terzo anno seguono nell’aula delle lauree e lì ci sono soltanto sedie senza banchi. Noi vorremmo risolvere questo problema perché ci rendiamo conto che per loro scrivere può essere difficile. Vorremmo risolvere questo problema trovando altre aule per questi studenti del terzo anno.

In relazione alla presenza di barriere architettoniche (di cui fate menzione nel programma elettorale), quanto ritenete siano accessibili i Campus dell’Università degli studi di Salerno?
Quello che noi immaginiamo di fare è una rappresentanza portata avanti dagli studenti per gli studenti. Tra noi sono presenti persone che soffrono di disabilità motoria e non vogliamo che questa situazione li penalizzi. Immaginiamo di migliorare la comunicazione tra noi anche su questo punto cercando di trovare soluzioni per questo problema tramite i consigli delle persone che soffrono di questa disabilità. Un modo potrebbe essere quello di migliorare la segnaletica oppure rendere più facile l’accesso alla mensa.

Gli edifici della zona scientifica sono stati agli onori di cronaca per via dei decadimenti verificatisi all’interno delle strutture. Che tipo di incidenza questo ha avuto sulla normale accessibilità degli spazi e sulla partecipazione alle lezioni? Cos’avete fatto a riguardo? Cosa proponete a riguardo?
Con i vari edifici F abbiamo un po’ di problemi perché ci sono cose che cadono a pezzi quando ci sono giornate di maltempo. Noi faremo in tutti i modi presente questo problema e proporremo di ristrutturare gli edifici di F.

Avete un punto programmatico su F. Cosa prevedete nello specifico?
Vorremmo aggiungere una fermata obbligatoria nei pressi degli edifici di F, così che gli studenti possano fermarsi direttamente ad F senza avere la necessità di raggiungere il terminal dove il tragitto, essendo più lungo, rischia di far tardare gli studenti. Poi, vorremmo aggiungere spazi verdi ad F perché ad oggi non ci sono. Prima ce n’era uno ma è stato tolto per poter costruire l’edificio F5. Ad oggi non c’è alcuno spazio verde tra i quattro edifici, mentre in tutto il resto del Campus ci sono.

Sul tema della sostenibilità ambientale, l’Ateneo ha adottato un nuovo sistema di raccolta differenziata e ha da poco iniziato la distribuzione delle borracce. Ritenete sia abbastanza? Cosa proponete a riguardo?
Studenti Unisa è riuscita ad approvare l’installazione degli erogatori d’acqua nell’Ateneo. Vogliamo proporre di installarli anche nel Polo di Avellino dove ancora non sono presenti. Un modo per coinvolgere gli studenti, secondo noi, è quello di proporre dei contest interni al Campus sul tema delle energie rinnovabili. Vorremmo, inoltre, proporre per la mensa l’uso di materiale a basso impatto ambientale perché adesso in mensa ci sono utensili in plastica, che vorremmo sostituire con posate di acciaio e piatti di ceramica.