21 Marzo 2021
Nei giorni di 23, 24 e 25 marzo 2021, la classe studentesca sarà chiamata a prendere parte alle elezioni per il rinnovo delle rappresentanze degli studenti negli Organi Collegiali dell’Università degli Studi di Salerno per il prossimo biennio. Per dare modo alle associazioni candidate di esprimersi, l’associazione Asinu ha chiesto loro di indicare un/a candidato/a, indipendentemente dall’organo di preferenza. La rappresentante per l’associazione Agorà DISPC è Greta Ruggiero, candidata al Consiglio Didattico per il corso di laurea in Scienze della Comunicazione.
All’interno del vostro programma chiedete un allineamento del calendario didattico con gli altri corsi di laurea del dipartimento, anticipare la pianificazione delle date d’esame nel rispetto del regolamento di ateneo. Inoltre gli studenti del vostro corso di laurea richiedono da tempo l’istituzione di un appello nel mese di aprile. Come intendete comportarvi per risolvere queste problematiche?
Intendiamo riallineare con il regolamento di Ateneo la pianificazione di tutto il calendario didattico, sia dei corsi che degli esami. Lo richiediamo in primo luogo perché anche Scienze Politiche, che fa parte dello stesso dipartimento di Scienze della Comunicazione, ha già altre sessioni d’esame che noi non abbiamo, mi riferisco principalmente a quella finestra temporale che va dalla fine di febbraio alla seconda metà di giugno, un lasso temporale molto ampio che permetterebbe a molti studenti di recuperare quegli esami che non sono riusciti a sostenere durante gli appelli ordinari di gennaio e febbraio o nell’appello di recupero a dicembre. Altro punto del nostro programma è quello di istituire un appello apposito per i fuori corso, da tempo assente nel nostro corso di laurea. Per quanto riguarda l’appello di aprile, attualmente è stata protocollata la richiesta da parte della maggioranza delle associazioni. Anche noi quindi ci accoderemo alla richiesta e cercheremo di farlo istituire il prima possibile.
Per quanto riguarda l’istituzione di un appello straordinario per i fuori corso, credi che questa sia in generale una figura poco tutelata all’interno del tuo corso di laurea e in generale in Ateneo?
Come rappresentante e in generale come associazione riceviamo molte segnalazioni a riguardo, perché il nostro piano di studi è strutturato da molti esami con non tantissimi crediti, ovvero da 6 cfu, e molti laboratori da 2 cfu. Istituire l’appello per i fuori corso è un modo per avvantaggiarli nel terminare la carriera in un tempo più breve possibile. La figura del fuori corso non va assolutamente tralasciata, perché la loro condizione può essere dipendente da svariati fattori personali per noi difficili da prevedere. Il fuori corso non va colpevolizzato, ma aiutato e sostenuto nel suo percorso universitario.
Come intendete ampliare l’attività didattica volta ad acquisire competenze per il riconoscimento di altre competenze utili all’inserimento nel mondo del lavoro?
La nostra associazione nello scorso anno ha proposto un ciclo di seminari riguardante l’imprenditoria digitale, figura abbastanza nuova per il mondo del lavoro, ed è stata effettuata la richiesta del riconoscimento di altre conoscenze utili al mondo lavorativo a seguito della partecipazione a questa iniziativa. Noi principalmente vorremmo che vengano organizzate più attività di questo tipo, anche collaborando con studenti e associazioni, in modo tale da dare agli studenti la possibilità di conseguire questi crediti. Abbiamo in cantiere anche altre iniziative per questa tematica, purtroppo la situazione pandemica ha fatto si che anche svolgere il tirocinio diventasse difficoltoso. Si è rivelato complicato per gli studenti trovare una struttura che li accettasse per fare il tirocinio. Attività di questo tipo potrebbero essere un aiuto per l’avvicinamento alla realtà lavorativa.
La nuova normativa europea prevede che tutte le attività di tirocinio vengano retribuite. Siete d’accordo con questa iniziativa? Vigilerete sulla sua applicazione? Cosa credete si possa migliorare nel sistema tirocini del vostro corso di laurea?
Siamo assolutamente a favore della norma istituita dall’Unione Europea e monitoreremo la sua applicazione. Svolgere 150 ore di tirocinio per uno studente che sta contemporaneamente continuando la propria carriera accademica, è un modo per dargli un riconoscimento anche economico. Il lavoro svolto va riconosciuto, le attività di tirocinio servono ad inserire gli studenti nel mondo del lavoro, ad acquisire conoscenze, ma anche a mettere in atto le competenze già acquisite, quindi è giusto riconoscergli una retribuzione. Per quanto riguarda il nostro dipartimento, sicuramente andrebbe svolto un ampliamento dell’offerta tirocini cercando aziende più consone al nostro corso di studi. Capita spesso che gli enti presenti nel nostro elenco non accettino gli studenti per svariati motivi. Andrebbe quindi riaggiornata l’offerta relativa ai tirocini.
Quali sono le criticità relative al materiale didattico offerto dal CLA per il superamento delle prove linguistiche in autonomia?
Il nostro corso di laurea, sia triennale che magistrale, prevede all’interno di entrambi i percorsi almeno tre prove di lingua inglese, tutte svolte all’interno delle strutture del CLA tramite un esame a scelta multipla. Il centro fornisce soltanto due programmi, B1 per la triennale, B2 per la magistrale. Sono sicuramente ottimi corsi in convenzione con il dipartimento erogati dal CLA per acquisire la certificazione, ma gli studenti che non scelgono di seguire questo corso per problemi di tempo legati al lavoro o allo studio, dovrebbero ricevere comunque del materiale di studio per facilitare il superamento in autonomia di questi esami.
Come immaginate l’istituzione di uno sportello di segreteria online per comunicazioni in tempo reale?
Chiediamo di istituire lo sportello di segreteria online al di là dell’attuale situazione pandemica, anzi è secondo noi utile anche in previsione di un ritorno alla normalità. Lo immaginiamo come una live chat, all’interno della quale accedere con un tempo di attesa relativamente limitato, in modo che gli studenti possano ricevere una risposta immediata alla domanda. Sappiamo che non è un modo per ovviare a tutte le problematiche esposte dagli studenti, ma crediamo che riuscire a dare una prima informazione in maniera istantanea è un modo per sveltire e velocizzare anche lo sportello fisico della segreteria.
Quanto ha funzionato la didattica a distanza nel vostro corso di laurea? Ne conservereste alcuni aspetti per il futuro?
La nostra associazione è nata da pochissimo tempo, ma soprattutto nell’ultimo anno abbiamo cercato di supportare nel migliore dei modi, e soprattutto le matricole, fin dal primo giorno di ingresso nel mondo universitario e anche prima dei test, proprio perché abbiamo notato le loro difficoltà nell’inserirsi in questa realtà. Gli iscritti al primo anno erano molto spaesati, perché non conoscevano le modalità d’erogazione dei corsi e d’esame, o le tempistiche relative alle attività svolte. Abbiamo dato ogni informazione utile tramite gruppi WhatsApp creati appositamente per il corso di laurea. Pensiamo sicuramente che la dad debba essere in parte conservata anche successivamente, perché può essere un modo per avvantaggiare gli studenti che magari svolgono anche altre attività durante il loro percorso universitario e non frequentano assiduamente il campo. Ci impegneremo affinché determinati aspetti della didattica a distanza restino a disposizione della nostra comunità studentesca.
La Redazione