7 Maggio 2023
Il 9 e il 10 maggio si vota per il rinnovo delle rappresentanza studentesca in seno alle Commissioni Paritetiche Docenti-Studenti dell’Università degli Studi di Salerno. Abbiamo intervistato Francesco Barra, candidato per la lista “StudentIngegneria” alla Commissione Paritetica del Dipartimento di Ingegneria Industriale e membro dell’associazione studentesca StudentIngegneria.
Sui vostri canali pubblici non è presente un programma elettorale. Perché questa assenza? Quali sono le vostre proposte?
In generale non c’è un vero programma elettorale poiché la paritetica in sé non è un organo decisionale, è un organo più consultivo e propositivo. Compito principale della paritetica è valutare l’offerta didattica del dipartimento quindi non ha un vero e proprio programma. Grazie alla presenza di rappresentanti della nostra associazione in tutti gli organi un clima di collaborazione che è molto vivo e presente, confidiamo nell’essere capaci di continuare il lavoro di rappresentanza che abbiamo iniziato con le elezioni del 2021. I punti del programma sono un po’ gli stessi che sono già stati illustrati nelle elezioni del 2021. In particolare, quelli che interessano alla paritetica possono essere quello relativo alla pubblicazione del calendario degli esami nei tempi stabiliti (cioè due mesi prima dell’inizio della sessione) oppure monitorare il carico didattico. Questi sono in generale i punti più importanti di cui la paritetica può occuparsi, poi ci sono altri ambiti che sono competenza di altri organi.
Come valuti l’offerta formativa del Dipartimento in cui ti candidati? Quali sono le criticità che riscontri? E che soluzioni pensi di attuare?
Il mezzo di comunicazione principale è quello dei questionari che vengono compilati dagli studenti quando vanno a prenotare l’esame. Le criticità sono ogni anno diverse perché sono abbastanza specifiche e diverse per ogni corso di studi. Io sono candidato alla paritetica del DIIN però ovviamente conosco con più attenzione le problematiche relative al mio corso di laurea, di ingegneria chimica. Sono problematiche molto specifiche che vengono in risalto in seguito a conversazioni con gli studenti che fanno parte del corso di studi.
Uno dei punti cardine dei programmi elettorali delle precedenti elezioni era il mantenimento della didattica mista in modo da rendere più inclusivo l’accesso alle lezioni. Qual è ad oggi la vostra posizione?
La didattica mista era importante e necessaria finché c’era un’emergenza. Adesso credo che sia necessario spingere per il ritorno in presenza. Ovviamente ci sono alcuni casi in cui potrebbe essere necessario però credo che spingere per il ritorno in presenza sia la cosa più importante. Non credo sia necessario ora continuare con la didattica a distanza, o almeno bisognerebbe riformarla completamente ovvero creare proprio dei corsi di studi che presentano la possibilità di seguire i corsi a distanza.
Ritenete che ci sia una carenza degli spazi adibiti allo studio nel Dipartimento di Ingegneria industriale e, in generale, nell’ateneo? Quali sono le vostre proposte?
Sicuramente c’è una carenza di spazi, però è proprio una questione strutturale da questo punto di vista perché ad esempio l’associazione StudentIngegneria gestisce una serie di aule studio, ma la questione è che davvero le aule mancano. Nel senso che, oltre le aule che sono occupate con la didattica, aule libere da utilizzare come aule studio non ce ne sono. Quindi sì, è sicuramente necessario che vengano aumentate, ma è proprio una questione strutturale.
Come ritenete siano organizzati gli help teaching nel vostro Dipartimento? Quali migliorie proponete?
L’help teaching credo sia fondamentale, soprattutto per i corsi di studio che presentano una parte di esame scritta, quindi esercitativa. Credo che nel nostro Dipartimento siano organizzati in maniera abbastanza adeguata, ovviamente si può fare sempre di più però non ho troppe criticità da evidenziare.
Il dipartimento di Ingegneria Industriale prevede la presenza di OFA (obblighi formativi aggiuntivi) per chi non raggiunge un certo punteggio ai TOLC. Come ritenete che questi siamo organizzati? Quali migliori apportereste?
La maggior parte degli studenti assolvono gli OFA a settembre, in una settimana, svolgendo anche un esame. In realtà, è prevista anche un’altra modalità di assolvimento, che prevede di seguire i corsi aggiuntivi durante il primo semestre. Dovendo seguire questi corsi, però, poi, non si possono fare gli esami del proprio piano di studi perché è necessario prima assolvere i debiti formativi. Sarebbe ottimale provare ad incrementare questi corsi perché molti studenti preferiscono iscriversi all’anno di preparazione, che è un altro supporto di Dipartimento.
Come valuti l’attuale offerta formativa dei tirocini del Dipartimento di Ingegneria Industriale?
La cosa che secondo me potrebbe essere fatta, però questa credo sia più una questione di Dipartimento, è quella di pubblicizzare sempre di più. Ad esempio molti ragazzi non sanno della possibilità di poter effettuare i tirocini in azienda e credo sia compito del Dipartimento pubblicizzarli. Alla fine dell’anno, la commissione elabora una relazione in cui vengono scritte le criticità e le proposte di miglioramento e questa potrebbe rientrare tra le proposte di miglioramento per quest’anno.
Come ritieni siano strutturati i questionari ANVUR che gli studenti sono tenuti a compilare a conclusione dei corsi?
Secondo me potrebbero essere molto più specifici. È un po’ una criticità il fatto che un questionario Anvur di una facoltà come Ingegneria sia uguale a quello di una facoltà come Scienze o Lingue. Ci sono delle condizioni e delle caratteristiche che differiscono in base ai corsi di laurea. Inoltre, a mio parere sono molto poco personali, dovrebbe esserci la possibilità per gli studenti di esprimere delle opinioni in maniera più chiara.
Qual è la situazione dei fuoricorso al Dipartimento di Ingegneria Industriale? Cosa proponete a riguardo?
La figura del fuoricorso ad ingegneria è molto vissuta, vi è un numero elevato di studenti fuoricorso. L’importante è non farli sentire minori rispetto alle persone in corso. Cercare di tutelari allo stesso modo e credo che questo sia portato avanti sia dai docenti sia dalla nostra associazione.
P. S.: l’associazione studentesca Asinu ha contattato per le elezioni del rinnovo della rappresentanza alle Commissioni Partitiche 38 associazioni studentesche. Le interviste pubblicate sono quelle relative alle associazioni studentesche che hanno accettato la proposta dell’intervista.
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