7 Maggio 2023
Il 9 e il 10 maggio si vota per il rinnovo delle rappresentanza studentesca in seno alle Commissioni Paritetiche Docenti-Studenti dell’Università degli Studi di Salerno. Abbiamo intervistato Robert Alexandru Diaconu, candidato per la lista “FORMA MENTIS” alla Commissione Paritetica del DISA-MIS e membro dell’associazione studentesca Forma Mentis.
Sui vostri canali pubblici non è presente un programma elettorale. Perché questa assenza? Quali sono le vostre proposte?
Essendo la commissione paritetica un organo che svolge ruoli ben specifici e spiegati nel regolamento di ateneo, quale l’accumulazione di pareri che poi vengono discussi con gli altri organi di ateneo in merito alla didattica e al funzionamento dei corsi di studio, fare un programma elettorale per un favoreggiamento o meno di un candidato non si è ritenuto necessario, come credo si abbia avuto modo di vedere anche da altre associazione che partecipano a queste elezioni. L’unico e il migliore biglietto da visita è l’operato svolto da noi candidati e da noi associazione nel corso degli anni. Sempre al fianco degli studenti, disponibili alla risoluzione di qualsiasi problematica venga posta nel miglior modo possibile e nel minor tempo possibile. Credo che il voto degli studenti dipenderà molto da quanto fatto in precedenza.
Come valuti l’offerta formativa del Dipartimento in cui ti candidati? Quali sono le criticità che riscontri? E che soluzioni pensi di attuare?
Sono candidato nel Dipartimento DISA-MIS dell’Università degli Studi di Salerno. A mio modo di vedere, è un Dipartimento che funziona bene ed è supportato in maniera adeguata dagli uffici stessi del Dipartimento. Un’offerta formativa che di per sé non presenta grosse lacune se non magari una ripetizione di alcuni esami. Proprio su questo sarà pubblicata a breve una nuova offerta formativa dove vi sarà una rimodulazione di alcuni esami e di alcuni corsi di studio.
In consiglio di Dipartimento avete presentato (ed è stata approvata) la proposta che prevede la possibilità di richiedere il cambio-cattedra se si viene bocciati per 4 volte consecutive ad un esame. Da quali presupposti è nata la proposta?
Questa proposta è nata dal fatto che sia gli uffici sia il Dipartimento sia i precedenti eletti in commissione paritetica e ai vari organi di ateneo, si sono resi conto di una criticità sugli esami inerenti tematiche di diritto che bloccavano la maggior parte degli studenti. Essendo propedeutici l’un l’altro, il non superamento del primo non permetteva di progredire con l’ottenimento dei successivi esami e questo ovviamente ha creato un collo di bottiglia nel progredire dei laureandi. Credo che questo sia stato il motivo principale per cui questa proposta è stata portata in Consiglio di Dipartimento ed anche per l’ottenimento della sua approvazione.
In consiglio di Dipartimento avete presentato (ed è stata approvata) la proposta che prevede la possibilità di usufruire di prove intercorso per facilitare lo studio relativo agli esami. Da quali presupposti è nata la proposta?
Questa proposta è nata perché ci si è accorti di una differenziazione di svolgimento dei corsi da parte di docenti diversi che svolgevano lo stesso insegnamento. Quindi è stata data la possibilità di inserire al momento della presentazione dell’offerta formativa, nella descrizione del corso di studi, la possibilità di fare una prova intercorso. Qualora questa venga inserita nel programma deve essere svolta e rispettata, in modo da evitare che possa essere posticipata o annullata. Ovviamente, è a descrizione del docente, noi diamo la possibilità ma è il docente che deve approvare e scegliere come affrontare il corso. Magari, guardando al passato, ci si rende conto che il corso è facilmente affrontabile da uno studente che riesce ad arrivare con facilità all’esame con tutto il carico del programma e quindi il docente è meno invogliato a fare la prova intercorso. D’altro canto, per esami già con un carico maggiore che comprendono più di un volume da studiare, il docente valuterà la possibilità di inserire una prova su una macroarea di programma per facilitare gli studenti.
Uno dei punti cardine dei programmi elettorali delle precedenti elezioni era il mantenimento della didattica mista in modo da rendere più inclusivo l’accesso alle lezioni. Questo proposito è stato mantenuto?
È stato mantenuto, sì. Adesso, almeno per il mio Dipartimento, la didattica mista si sta sempre più mettendo da parte in favore di una didattica in presenza quasi al 100%. Proprio perché la didattica mista è nata in una situazione pandemica a tutti nota, l’ateneo ha ritenuto necessario al termine del clou di questa, procedere con la riapertura degli atenei. A mio modo di vedere, il voler introdurre una didattica totalmente in presenza non è assolutamente sbagliato, anzi credo sia la cosa migliore ad oggi visto che ormai la pandemia l’abbiamo messa quasi totalmente alle spalle. Spero che si ritorni totalmente in presenza a fare le lezioni e a fare altre attività che il nostro campus ha da offrire.
Nel consiglio di Dipartimento avete fatto presente alcune difficoltà relative all’uso delle aule (scarsa connessione internet, lim, proiettori e microfoni non funzionanti), in che modo sono state fronteggiate queste difficoltà?
Nell’ultimo periodo l’ateneo ha provveduto in maniera tempestiva ad organizzare un rinnovamento della connessione internet d’ateneo con la sostituzione e l’ammodernamento della rete e delle antenne che vengono poste nelle aule. Per quanto riguarda l’edificio in cui seguo, ovvero l’edificio C, le antenne sono state quasi del tutto cambiate, ne resta solo qualcuna in fase di aggiornamento. Questo ha comportato una copertura migliore ed una stabilità della connessione migliore. Qui ci si ricollega al fatto di essere tornati in presenza: nelle aule c’è un numero più elevato di studenti che si connettono quindi queste nuove antenne favoriscono la copertura di dispositivi che possono connettersi contemporaneamente senza creare disagi alla stessa rete. Per quanto riguarda proiettori, microfoni e altre problematiche interne alle aule: è attivo un servizio di assistenza che può essere chiamato dagli studenti stessi o, meglio ancora, dai docenti. Basta indicare il numero dell’aula e nel giro di qualche minuto si presenta un tecnico a risolvere la problematica, credo che in merito a questo l’ateneo si stia muovendo bene.
Ritenete che ci sia una carenza degli spazi adibiti allo studio nel DISA-MIS e, in generale, nell’ateneo? Quali sono le vostre proposte?
Il numero di studenti presenti in ateneo sta crescendo sempre di più, vista anche la notizia in merito alla creazione di una sede distaccata ad Avellino. Per quanto riguarda all’interno del DISA-MIS, i corsi sono organizzati bene quindi ogni tanto c’è la possibilità di trovare un’aula libera perché la maggior parte dei corsi vengono organizzati nelle stesse aule in maniera alternata. Ovviamente, l’ateneo dispone di due ottime biblioteche, da poco è stata riaperta la terza nella sede di Baronissi, e credo che queste strutture siano troppo sottovalutate dagli studenti. La biblioteca è forse il miglior luogo per studiare, ovviamente uno studente preferisce rimanere nel proprio edificio magari nella stessa o vicino l’aula dove ha seguito però come si studia in biblioteca credo non si studi da nessun’altra parte.
Come ritenete siano organizzati gli help teaching nel vostro Dipartimento? Quali migliorie proponete?
Gli help teaching vengono inseriti dai docenti stessi o dai loro collaboratori quindi anche a livello di tematiche trattate non differiscono da quanto poi verrà chiesto in sede d’esame e questo è un grandissimo punto a favore. Poi gli stessi vengono organizzati in base alle richieste degli studenti ovvero vengono attivati nel momento in cui in quell’aula non si fa lezione per dare la possibilità di seguire l’help teaching. Ho avuto modo di seguirne qualcuno l’anno scorso e devo dire che mi ha dato una grande mano quindi credo che in merito a questo ci sia poco da migliorare.
Come valuti l’attuale offerta formativa dei tirocini del DISA-MIS?
Sempre a causa della pandemia la possibilità di svolgere tirocini è stata temporaneamente resa in maniera online proprio per gestire questa situazione, in quanto vi era l’esigenza di evitare spostamenti. Come detto prima, la diffusione di una pandemia la stiamo lasciando alle spalle, quindi l’ateneo si è già mobilitato in Dipartimento con la stipulazione di contratti di tirocinio in presenza con aziende per il momento intorno all’ateneo stesso. Credo e spero che ci siano accordi in via di realizzazione con altre strutture per cercare di spostare il tirocinio di nuovo in presenza perché vivere la realtà di un’azienda, di una società, di un posto di lavoro durante il percorso di studi credo sia la cosa migliore.
Come ritieni siano strutturati i questionari ANVUR che gli studenti sono tenuti a compilare a conclusione dei corsi?
I questionari di per sé credo siano strutturati bene. Il problema dei questionari sono non tanto i questionari in sé, ma gli studenti che rispondono a questi. Essendo erogati in maniera anonima, condizione che trovo molto giusta, ciò spinge gli studenti a rispondere con meno verità, prendendo la questione molto più alla leggera. Forse perché non a tutti è chiaro quanto quel questionario influisca sull’andamento del corso di studi e degli esami in sé. C’è bisogno di una maggiore attenzione da parte degli studenti.
Qual è la situazione dei fuoricorso al DISA-MIS? Cosa proponete a riguardo?
La situazione dei fuoricorso al DISA-MIS si può ricollegare molto a quanto detto prima in merito agli esami di diritto, che sono lo scoglio più grande per gli studenti di economia. Sono gli esami che gran parte degli studenti si lascia prima della laurea. Molti studenti si trovano ad aver concluso tutti gli esami e a dover affrontare magari nell’ultimo semestre disponibile successivo quindi al settimo semestre questi esami di diritto perché si ha più tempo a disposizione per prepararli visto l’enorme carico didattico. Questo credo sia il problema più grande rispetto ai fuori corso però in merito alla richiesta precedentemente menzionata si cerca di abbassare questo numero dando la possibilità del cambio cattedra e della rimodulazione degli esami.
All’Università è stata denunciata la presenza di atti vandalici sui manifesti elettorali. Come commentate la vicenda?
A mio modo di vedere la vicenda è incommentabile. Si commenta da sola, il gesto è incomprensibile ed immotivato. Spero che chiunque l’abbia fatto abbia la lucidità e la coscienza di andare a chiedere scusa e di ammettere che sia stato fatto senza nessun movente personale contro la persona che è stata oggetto di questo atto. Io e l’associazione Forma Mentis condividiamo la stanza con RUN – Salerno quindi siamo molto vicini ai ragazzi dell’associazione. Li conosciamo bene, li vediamo ogni giorno e un trattamento del genere non credo sia corretto nei loro confronti ma nei confronti di nessuno in realtà. Esprimiamo la nostra massima solidarietà.
Annaclaudia D’Errico
P. S.: l’associazione studentesca Asinu ha contattato per le elezioni del rinnovo della rappresentanza alle Commissioni Partitiche 38 associazioni studentesche. Le interviste pubblicate sono quelle relative alle associazioni studentesche che hanno accettato la proposta dell’intervista.
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