1 Marzo 2019
Oggi, Venerdì 1 Marzo, nelle città italiane ed europee, alcuni si sono riversati nelle piazze per dare vita ad una mobilitazione pacifica con slogan relativi al futuro e all’ambiente. Non si è trattato di un evento singolo, circoscritto ad un limitato problema ambientale; ma di un messaggio generale, unico per tutti i partecipanti, che continuerà ad essere trasmesso, finché non verrà intrapresa una nuova strada da parte delle classi politiche.
L’azione di protesta è frutto dell’impegno di una quindicenne svedese, Greta Thunberg, che per manifestare il proprio dissenso relativo all’indifferenza sul tema ambientale da parte delle istituzioni politiche ha, per diverso tempo, rinunciato ad andare a scuola. Il messaggio, lanciato in prima persona dalla studentessa protestando con costanza e pacificamente, e amplificato dai canali social, ha così raggiunto tutto il mondo. Fino a quando non ha avuto la possibilità, nel 4 Dicembre del 2018, di prendere parte alla conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in cui ha coraggiosamente affermato “Non siete abbastanza maturi da dire le cose come stanno. Lasciate persino questo fardello a noi bambini. […] La biosfera è sacrificata perché alcuni possano vivere in maniera lussuosa. La sofferenza di molte persone paga il lusso di pochi. Se è impossibile trovare soluzioni all’interno di questo sistema, allora dobbiamo cambiare sistema”.
Ciò che di fatto ha chiesto l’attivista Thunberg è che i paesi di tutto il mondo si impegnino a prendere seriamente in considerazione quanto sottoscritto il 12 Dicembre del 2015 in Francia. L’accordo di Parigi è entrato in vigore a partire dal 4 Novembre del 2016, quando l’Europa lo ha formalmente ratificato, e si pone l’obiettivo di contenere l’aumento medio della temperatura mondiale ai 2°C. Gli Stati sovrani di tutto il mondo sono perciò ben consapevoli dei rischi a cui sta dando incontro il nostro pianeta. Per tanto tempo si sono riuniti per discutere del problema e delle possibili soluzioni da prendere in considerazione e ora non è più tempo di sedersi attorno al tavolo delle trattative, ma solo di agire. Ossia di mettere in campo tutte le macchine burocratiche ed economiche affinché ciò che è stato detto a Parigi non resti solo una vaga promessa non mantenuta, ma un concreto obiettivo da realizzare in tempi ragionevoli.
Il 15 Marzo è in programma la più grande manifestazione a tema ambientale che la storia possa ricordare. E sarà la prova tangibile che i cittadini del mondo sono pronti a dare vita a un profondo cambiamento affinché il nostro pianeta non raggiunga un punto di stallo definitivo. Ogni venerdì, chiunque vorrà, potrà manifestare il proprio interesse sul tema. Non sarà mai solo, perché intere città si stanno organizzando affinché il messaggio possa essere ripetuto ancora e ancora, fin quando davvero non ci sarà altro da fare se non ascoltare le manifestazioni e attuare tutti i provvedimenti previsti dall’Accordo di Parigi. Gli stati sovrani lo sanno. I popoli lo sanno. Ora, davvero, non ci sono più scuse per continuare a restare indifferenti sul tema. Conosci che il rispetto e la cura dell’ambiente sono temi che toccano tutti i gradi della società e che intacca la vita quotidiana di ognuno di noi. A partire dalla raccolta differenziata fino ad una progressiva limitazione dell’uso dell’auto. Sono chiamati Fridays For Future, e ci accompagneranno finché il mondo non avrà riscritto un nuovo epilogo.
Consapevole dell’importanza del tema, Asinu aderisce alla battaglia che unirà le persone di tutto il mondo. Lo farà camminando accanto a chi prenderà parte ai Fridays e continuando ad usare la sua penna. Così come si sceglierà di scendere in piazza noi sfrutteremo lo spazio del venerdì sera per pubblicare contenuti a tema ambientale col fine di informare, sensibilizzare, invogliare chi ci legge a non restare indifferente.
Antonella Maiorino