28 Febbraio 2025
“APPbenessere: approccio reticolare e sistemico alla promozione del benessere psicofisico della popolazione studentesca” è il progetto che quest’oggi è stato avviato da tutte le università campane per contrastare il disagio psicologico attraverso attività sportive, artistiche ed espressive.
Sono previste diverse attività, tra cui l’erogazione di oltre 30 laboratori. Di questi, 9 sono organizzati e ospitati dall’Università degli Studi di Salerno:
-Schermo acceso, mente serena: La scelta sarà verso film emblematici con specifici obiettivi di benessere (es. film comici per migliorare l’umore, drammi per favorire la riflessione). L’idea è quella di realizzare una vera e propria “esperienza cinematografica personalizzata” con studiosi esperti di settore audiovisivo e studiosi esperti sul tema del benessere. Ogni proiezione si conclude con un’attività di gruppo che discute il film e fa “esplodere” i nodi tematici inerenti al benessere.
-Mindfulness: Focus particolare sarà rivolto al miglioramento della regolazione emotiva e del benessere psicologico, promuovendo consapevolezza e accettazione delle proprie emozioni. Dopo un’introduzione ai meccanismi dell’ansia e al loro impatto sul benessere psicologico e sul rendimento accademico, verrà fornita una cornice teorica circa la mindfulness e un’introduzione ai benefici della pratica della mindfulness stessa sulla gestione dell’ansia. Saranno illustrate tecniche di respirazione, di meditazione guidata e attività esperienziali per migliorare la consapevolezza nel presente.
-AttivaMente: Il laboratorio, in linea con quanto promosso in ambito internazionale e nazionale, mira a implementare la pratica di attività fisiche e sportive nel contesto universitario e a indagarne le ricadute in relazione all’acquisizione di competenze per la vita (life skills), come strumenti di fronteggiamento delle sfide della vita quotidiana e di promozione del benessere bio-psico-sociale.
-Problem-Solving e Autoefficacia: Obiettivo generale è favorire la riduzione dello stress percepito attraverso tecniche di rilassamento avanzate. Dopo un’introduzione al concetto di autoefficacia (teorie e applicazioni pratiche), verranno illustrate tecniche di problem-solving per analizzare e affrontare situazioni complesse. Saranno svolte esercitazioni pratiche con strumenti validati per migliorare la percezione delle proprie capacità ed attività di gruppo per rafforzare la collaborazione e la comunicazione efficace.
-Emozioni e stress: Il laboratorio si propone di favorire la comprensione delle emozioni e migliorarne la gestione, con particolare attenzione al benessere psicologico generale dei partecipanti. Dopo un’introduzione teorica, verranno fornite informazioni e tecniche della Brain Wave Modulation Technique (BWM-T). In particolare ci si focalizzerà sui fondamenti neuroscientifici della tecnica e sulla sua applicazione per favorire il rilassamento e il benessere.
-La didattica metacognitiva: Il laboratorio supporterà i partecipanti nel rintracciare modalità efficaci per migliorare l’apprendimento e favorire il benessere. Attraverso attività pratiche e riflessive, si esploreranno tecniche di pianificazione, monitoraggio e regolazione emotiva per affrontare lo studio con maggiore consapevolezza evitando ansie e stress. Verranno utilizzati strumenti digitali, diari metacognitivi ed esercizi esperienziali per rafforzare l’autonomia e l’autoregolazione dei partecipanti.
-CorporeaMente: Il laboratorio motorio-espressivo si configura come una disciplina dalla connotazione fortemente olistica, non solo responsabile dell’educazione del movimento e del movimento espressivo, ma dell’educazione attraverso il movimento. La peculiarità di questo approccio si colloca nella volontà di conferire al corpo e, in particolar modo, alla relazione corporea, in ambito universitario, una capacità empatica di stare con l’altro, fondata sulla cura del dialogo inter-corporeo, sulla possibilità di essere presenti all’altro con le sue difficoltà, con il suo processo di crescita.
-Nessuno suona da solo: Saranno previsti momenti di ascolto di brani musicali e colonne sonore, che diventeranno la base per attività di scrittura e narrazione individuale, esplorando emozioni e ricordi evocati. Saranno, inoltre, presentati programmi di AI per comporre brani originali, trasformando le narrazioni di vita in musica. Infine, saranno previsti momenti di collaborazione utili per dar vita a narrazioni collettive, concludendo con una presentazione dei lavori e una riflessione sull’esperienza.
-Comunicare per connettersi: Il laboratorio si propone di promuovere strategie per migliorare le relazioni interpersonali e per ridurre la solitudine dei partecipanti. Dopo un’introduzione ai concetti di solitudine, di supporto sociale e degli stili comunicativi, verranno utilizzati strumenti di autovalutazione per la percezione di supporto sociale, per identificare gli stili comunicativi e per misurare la solitudine interpersonale. In seguito alle analisi condivise del legame tra stili comunicativi e solitudine, verranno svolte esercitazioni pratiche per migliorare la comunicazione e il supporto sociale.
È possibile iscriversi gratuitamente (già da ora) attraverso il sito staichill.it
Aggiornamento: Il giorno 10 marzo l’Università degli Studi di Salerno ha pubblicizzato il progetto e l’avvio dei laboratori organizzati presso il Campus. Contestualmente, è stata inviata una e-mail a tutta la classe studentesca.
La comunicazione via e-mail e la sponsorizzazione tramite sito sono avvenute in evidente ritardo rispetto alla partenza del progetto (almeno due settimane prima!). È piuttosto ovvio che i laboratori di qualche settimana non possano costituire la soluzione più adeguata a far fronte al disagio psicologico della classe studentesca, ma è altrettanto ovvio che il progetto sia nato principalmente con lo scopo di indurre lɜ studentɜ a una maggiore consapevolezza delle risorse emotive giacenti in ognunǝ di noi. Quanto efficaci possano essere i laboratori è soggettivo: non tutti lɜ studentɜ partono dallo stesso grado di consapevolezza, quindi per alcuni studentɜ alcune cose potranno sembrare scontate, per altrɜ no. Purtroppo in università si giunge privɜ di formazione emotiva e di analisi d’introspezione e questi laboratori hanno principalmente lo scopo di fornire qualche strumento e consapevolezza in più. Il disagio studentesco non può in alcun modo essere risolto in questo modo, ma è anche vero che se il sistema è malato, spetta a chi vive e costruisce quel sistema provare a mutarne gli effetti sullɜ studentɜ. Spostare tutta l’attenzione sugli interventi di psicologia finirà per continuare a de-responsabilizzare il sistema universitario.