28 Marzo 2022
La navetta inter-campus, nota anche come “linea 47”, è da anni sotto l’attenzione della classe studentesca. Il servizio base che si voleva offrire (collegare i due campus) si sta lentamente ampliando man mano che vengono prese in considerazione le difficoltà riscontrate dagli studenti e dalle studentesse. Nel 2018 ne è stata garantita la gratuità del servizio, nel 2019 sono state ampliate le corse e gli orari e adesso, nel 2022, si aggiunge un nuovo tassello: il trasporto serale.
Da venerdì 18 marzo fino a domenica 17 luglio, ad eccezione solo del fine settimana pasquale (15-16-17 aprile), in via sperimentale si realizzerà il progetto noto come “Unisa night” che prevede il collegamento Salerno-Università di sera in ogni fine settimana (venerdì, sabato e domenica). Le fermate previste sono (andata e ritorno): M.S.Severino, Fisciano Università, Don Minzoni, Ikea Store, Pio XI, S.Francesco, XXIV Maggio, Concordia, Lungomare Tafuri La Carnale, Lungomare Marconi, Lungomare Colombo Pastena 1, Lungomare Colombo Mercatello, Mercatello (Mons. Grasso), Posidonia Santelmo, Vinciprova. Cinque corse di andata (da M.S.Severino: 18:00, 20:50, 22:10, 23:40,1:30) e quattro di ritorno (da Vinciprova: 19:30, 22:20, 0:00, 3:00).
È un’iniziativa significativa per tutti coloro che, in quanto fuorisede, si trovano nel fine settimana bloccati nelle proprie residenze. Un progetto che permetterà loro di raggiungere con facilità la città di Salerno per accedere a servizi essenziali che possono essere carenti nei paesi limitrofi. Il fatto che ciò avvenga attraverso un servizio di trasporto contemplato dall’università fa sì che il piano si posizioni all’interno di un più ampio progetto di sostenibilità del diritto allo studio. Essere studenti/studentesse universitari/universitarie, essere fuorisede, significa anche alimentare la socialità e l’aggregazione tra gli stessi/le stesse.
Si tratta tuttavia di un progetto limitato soltanto al fine settimana e che non prevede l’estensione oraria dell’attuale servizio giornaliero della linea 47 che effettua come ultima corsa quella delle ore 18:30. Sebbene sia anche questo un enorme passo in avanti rispetto a quella che era l’originaria programmazione del servizio (l’ultima corsa era quella delle 15:30), resta fuori dal progetto una parte importante del discorso.
Estendere l’orario di transito della navetta significa dare modo a chi è fuorisede di cenare alla mensa senza dover usufruire di servizi privati di trasporto. Significa coltivare l’idea che i campus universitari possano restare aperti più a lungo, sia per le attività di studio sia per accedere ai servizi sportivi dei campus. Il Centro sportivo universitario, ad esempio, chiude alle ore 17:00. Un’estensione dell’orario di apertura dell’ateneo (non 18:00, ma 21:00, ad esempio) porrebbe le basi per un’estensione oraria dei servizi (centro sportivo a cui avrebbero accesso anche coloro che seguono tutto il giorno fino alle 18:00, e biblioteca). Significa quindi lavorare all’immagine di una struttura accademica che possa rappresentare l’intera vita universitaria degli studenti e delle studentesse, e non solo quella relativa alle lezioni.
La navetta è soltanto un mezzo di trasporto ma la frequenza con cui questa passa e la fascia oraria in cui transita comunicano l’immagine di un’università collegata al territorio che la ospita e attenta alle necessità degli studenti e delle studentesse. Non è soltanto un pullman che riduce le distanze tra i due campus, è la sicurezza per i fuorisede di raggiungere e tornare da casa senza incorrere in ulteriori spese, la possibilità di accrescere la propria socialità nel fine settimana e quella di usufruire di più servizi dentro i campus.
In questo momento è anche quello che alimenta il sogno proibito di tutti coloro che vivono quotidianamente i campus: vederli più aperti, più accessibili e con sempre più servizi per sentirsi parte integrante di una comunità che non svanisce di sera o nel fine settimana.