Napoli sotterranea e la poetica della politica

Napoli sotterranea e la poetica della politica

28 Febbraio 2019

Durante le interminabili attese all’università capita, per distrarsi, di iniziare a leggere le locandine affisse ai muri, ai pali e alle bacheche. Ultimamente tra gli annunci degli alloggi per studenti e quelli per corsi supplementari vi sarà anche capitato di notare una poesia anonima accompagnata da una foto o da un disegno. Magari vi è piaciuta e vi ha fatto riflettere, allora l’avete fotografata e pubblicata sui social ma senza sapere di cosa si trattasse. Chi l’ha scritta? E perche?  

Le risposte a queste domande si trovano in un blog molto particolare “Napoli sotterranea”  che raccoglie le fotografie delle poesie, alcune riflessioni e i racconti di chi ha aderito al manifesto di CLF (ideatore del progetto e poeta meridionale) che esplica la volontà di “donare un po’ di poesia alle città e restituire un po’ di sensibilità poetica alle persone”. Ciò comporta l’anonimato, la gratuità degli scritti e il desiderio di confrontarsi con quanti aderiscono al progetto per la realizzazione di nuove opere. Le immagini allegate alle poesie appartengono agli artisti che hanno preso parte al progetto e liberamente interpretato i testi.

Ma se si raschia un po’ la superficie si scopre che c’è di più. Alle radici si trovano le riflessioni di Étienne de La Boétie, filosofo, scrittore e giurista francese che scrisse in giovane età il “Discorso sulla servitù volontaria”. Alla base dell’opera c’è l’idea che sono i sudditi a permettere ai tiranni di avere il potere, quindi la libertà concessa all’uomo per natura è stata abbandonata e nel tempo dimenticata.

Tant’è che nel pensiero filosofico-politico contemporaneo viene riletta con lo scopo di denunciare l’impianto tirannico delle odierne democrazie nel quale è il governo dei pochi a fare le veci del tiranno usurpando la libertà individuale con il consenso inconsapevole del popolo.

In quest’ottica sono i cittadini a doversi riappropriare dei loro spazi di libertà attraverso la consapevolezza e l’azione poetica di strada. Perché sono i singoli ad essere i tasselli fondanti e fondamentali dell’intera società.  Vi lasciamo alle poesie che alcuni di voi hanno trovato in giro per il campus. Buona lettura!

 

Letizia Pizzarelli