26 Febbraio 2018
L’Università degli Studi di Salerno ha più volte dimostrato di non saper prevenire situazioni d’emergenza legate alle avversità climatiche. È sufficiente ricordare come, in seguito a violenti precipitazioni, interi scompartimenti dell’ateneo si siano allagati. Tre anni fa accadeva all’interno della Biblioteca Scientifica e solo qualche mese fa a Scienze Politiche. Alla luce di quanto successo oggi, tuttavia, è possibile supporre che le cause di simili disagi non siano legate soltanto alla inadeguatezza delle strutture ma anche ad una manifesta e scarsa capacità di operare valutazioni preventive sulla sicurezza del campus.
Questa mattina in Campania è nevicato. Sicuramente un evento piuttosto raro, ma non di certo imprevedibile. Si parlava infatti da giorni di una forte nevicata che avrebbe interessato le zone campane e, non a caso, diversi comuni avevano già preventivamente ordinato la chiusura delle scuole. L’Università di Salerno però a riguardo non ha fornito alcuna comunicazione, se non questa mattina intorno alle 10:00, e soltanto in seguito all’ordinanza emanata dal sindaco di Fisciano. Una comunicazione giunta, però, troppo tardi visto che studenti, docenti e personale amministrativo erano già arrivati in ateneo qualche ora prima. Per la giornata di oggi infatti erano previsti corsi, esami, persino sedute di lauree, tutti impegni improrogabili a cui non hanno voluto rinunciare i tanti che hanno varcato le porte del campus. Hanno fatto in particolar modo affidamento sull’assenza di una comunicazione che ordinasse il rinvio delle attività didattiche. “Per non esservi – si potrebbe pensare – il campus sarà agibile”. E invece no, la neve a Fisciano è arrivata e in poco tempo, come previsto, ha reso le strade non sicure. I più coraggiosi, perciò, che questa mattina avevano scelto di fidarsi ciecamente dell’Unisa, si sono ritrovati qualche ora dopo bloccati in un campus isolato.
Gli studenti hanno oggi sofferto l’ennesimo errore di valutazione dell’Università. Com’è possibile, infatti, che l’ateneo non abbia, nemmeno ieri, disposto la chiusura della struttura se le condizioni avverse erano già state confermate dalla protezione civile? Dal momento che è noto che la provenienza del corpo studentesco è varia, non era forse il caso di dar peso anche alle ordinanze degli altri comuni e non solo a quelle di Fisciano e Baronissi? L’Università offre un servizio sulla base dei contributi che gli iscritti elargiscono ogni anno, non può quindi sottrarsi al suo dovere di garantire condizioni di sicurezza che permettano agli studenti di seguire, sostenere esami e laurearsi in totale sicurezza.
Proprio in linea con il concetto di sicurezza, l’Università ha questa mattina disposto la sospensione delle attività didattiche. Ma lo ha fatto soltanto quando le condizioni meteo si sono aggravate e quando il campus aveva già dato inizio alla sua routine. In molti, quindi, si sono trovati nella sgradevole situazione di arrivare nel campus di Fisciano per poi, poco dopo, scoprire che nessuna attività avrebbe avuto luogo. A saperlo prima, avrebbero magari iniziato meglio la propria giornata e si sarebbero risparmiati l’esperienza estrema di restare bloccati nel campus.
Poteva essere proprio una bella occasione, per l’Università di Salerno, per non creare disagi e far stare un po’ più sereni i suoi iscritti. Ma niente, non ci è riuscita neanche questa volta.
Antonella Maiorino