23 Aprile 2018
L’attendevamo con l’ansia degli anziani che sorvegliano i cantieri e finalmente è stata rivelata. La monumentale matita rossa che svetta in piazza del Sapere si chiama “Ombre” e non è altro che una meridiana d’autore. La realizzazione dell’opera è di Lucio Perone, artista appartenente alla corrente della “Pop Art” nata verso la metà del XX secolo che rivolge la propria attenzione verso oggetti e linguaggi tipici della società dei consumi. L’attenzione di Perone si concentra in particolar modo sugli oggetti che utilizza per sorprendere e ironizzare attraverso accostamenti e dimensioni insolite. Ciò che cerca è lo “spiazzamento”, la sensazione d’improvvisa sorpresa nel vedere qualcosa di uso comune situato in contesti improbabili. Il risultato è la resa surreale dell’ambiente in cui l’opera è immersa e il cambiamento della sua funzione, da semplice luogo di passaggio a galleria a cielo aperto. I colori accesi, l’acciaio, la vetroresina e la vernice industriale rendono le sue sculture ancor più contrastanti rispetto all’ambiente industrializzato contribuendo all’effetto finale di catturare l’attenzione dell’osservatore.
Non ci sono state spese per la realizzazione dell’opera, come per altre in precedenza, ad esempio “Orizzonte Due” di Costas Varotsos, scultura con la quale l’Ateneo ha partecipato alla Rassegna espositiva di Achille Bonito Oliva “L’albero della Cuccagna” nel 2016. Questo perché si inseriscono nel più ampio progetto di “Art on Campus. OverAll”, promosso dall’Università di Salerno e curato dalla prof.ssa Maria Passaro (docente di storia dell’arte contemporanea del DISPAC e responsabile scientifico per la tutela e valorizzazione del patrimonio artistico dell’Ateneo) per partecipare il quale gli artisti devono donare le loro opere.
La scelta dell’arte contemporanea per valorizzare i lavori di riqualificazione e ammodernamento è stata fatta per unire alla bellezza la funzionalità. L’obiettivo finale è quello di far si che l’Ateneo diventi un punto di riferimento nel panorama dell’arte aprendosi agli artisti internazionali e ridisegnando il paesaggio culturale del Campus.
Perone con la sua scultura ha voluto augurare agli studenti un futuro ricco di progetti e idee per “nuove generazioni di pensatori”. Ciò a cui quest’opera fa pensare, nell’ottica delle sue parole, è lo sforzo dello studente, rappresentato dall’omino che sorregge la matita, nel sostenere il peso delle conoscenze apprese. Inoltre, l’ombra che la matita proietta sui numeri bianchi e rossi indica di volta in volta l’ora solare e l’ora legale ricordando agli studenti scadenze e obblighi incalzandoli ad impegnarsi.
Tutto rientra nell’ormai collaudata mentalità di “Unisa premia il merito” altro progetto promosso con convinzione dal rettore Aurelio Tommasetti. Difatti l’opera “Ombre”, congiuntamente al datario fiorito in piazza “Gabriele De Rosa”, non fa altro che sottolineare l’importanza dello scorrere del tempo. Ore, giorni, mesi e anni che devono essere votati all’efficienza, alla quantità. In un’ottica in cui esperienze formative come seminari, conferenze, tirocini, l’erasmus o la vita associativa diventano superflue alfine del conseguimento dell’agognata Laurea. Perché il tempo è denaro e ad essere fondamentale non sono le conoscenze acquisiste ma l’essere al vertice di una classifica che del prestigio ha solo l’ombra.
Letizia Pizzarelli