10 Novembre 2019
Candidato agli Oscar 2019 come miglior film d’animazione, “Gli Incredibili 2”, è uscito dopo ben 14 anni di distanza dal primo film, rispettandone tuttavia la struttura narrativa: i supereroi sono ancora considerati dei fuorilegge e il mondo sembra non aver alcun bisogno di loro. Tutto cambia, però, quando un grande fan dei supereroi, il magnate Winston Deavor, si fa avanti per aiutarli a tornare in azione grazie ad una missione speciale. Questa volta, a capo della missione, c’è Helen (Elastigirl), scelta come portavoce dei suoi simili per riportarli agli onori che meritano, mentre suo marito Bob (Mr. Incredible) ha la responsabilità di restare a casa con i tre figli: impresa che si rivela essere più difficile del previsto.
Protagonista assoluta de “Gli incredibili 2”, come in tutti i film Disney/Pixar, è la famiglia. La genialata di questo film consiste nel mettere in evidenza i problemi personali dei protagonisti in quanto “esseri umani”, sullo sfondo delle imprese da supereroi: Bob si ritrova a dover mettere in discussione il proprio “mestiere” di supereroe e a vivere il rapporto con la moglie in modo competitivo; l’adolescente Violetta è alle prese con la sua prima cotta; il giovane Dash ha problemi a scuola e il più piccolo, Jack-Jack, finalmente dà libero sfogo ai suoi poteri che risultano essere parecchio fuori controllo. Il più piccolo della famiglia, infatti, riveste un ruolo più importante nel sequel rispetto al primo film (dove fungeva soltanto da mascotte), regalandoci momenti divertenti e di esilarante dolcezza.
Naturalmente anche in questo film vi è un super cattivo (“L’Ipnotizza-schermi”) che farà di tutto affinché i supereroi vengano gettati definitivamente nel dimenticatoio. L’arma del cattivo sono i monitor, l’ipnosi tramite schermo: c’è un sottile e critico riferimento al contesto tecnologico del mondo moderno, all’ipnosi collettiva e alla dittatura dei media. A livello grafico, il film dispone di una combinazione audio-video eccezionale. Le immagini risultano più dinamiche, fluide e dettagliate rispetto al primo film: si intuisce, insomma, l’evoluzione avvenuta in tutti questi anni in campo tecnico e soprattutto la magnifica conoscenza in campo animato del regista che riesce a portare sullo schermo scene di grande effetto e molto elettrizzanti.
Generalmente, ad un sequel ci si approccia con diffidenza perché si pensa che non sarà mai allo stesso livello del primo film ma “Gli incredibili 2” risulta ben riuscito soprattutto per quanto riguarda le tematiche sofisticate e complesse che vengono affrontate, come il ruolo della donna nella società e il ruolo sempre più presente della tecnologia che riduce l’uomo ad un essere incollato ad uno schermo.
Michela Monaco