Perché gli erogatori sono ancora spenti?

23 Marzo 2025

L’installazione di erogatori d’acqua all’interno degli edifici dell’Università degli studi di Salerno nel 2023 ha rappresentato un punto di svolta per la classe studentesca, che ha potuto adeguarsi all’orientamento alla sostenibilità promosso dall’ateneo riducendo un massivo uso della plastica. Lɜ studentɜ hanno usufruito dei distributori d’acqua con successo fino allo scorso settembre 2024, mese in cui la possibilità di usufruire del servizio è venuta improvvisamente a mancare.

A settembre, tutti gli erogatori presenti sul Campus sono stati spenti. Su ogni schermo è stata affissa la dicitura “in manutenzione” lasciando intendere che la presunta manutenzione in atto fosse momentanea. L’espressione più corretta da utilizzare sarebbe stata “spenti per necessità di manutenzione” visto che tuttora la manutenzione non ha avuto luogo e visto che (ed è proprio per questo motivo che la manutenzione non ha avuto luogo) a settembre non era ancora stato individuato l’operatore a cui affidare il servizio di manutenzione.

Da un’interlocuzione con gli uffici competenti in materia, è stato possibile apprendere le motivazioni celate dietro l’inaspettato spegnimento degli erogatori. Ciò che è avvenuto in questi mesi, infatti, aveva lo scopo di determinare un affidamento diretto – procedura diversa dalla gara d’appalto, che consente di abbreviare i tempi – a favore della stessa azienda che ha installato gli erogatori per consentire i lavori di manutenzione relativi ai filtri e alle lampade UV – andati in avaria per l’utilizzo continuativo – utili per il filtraggio dell’acqua. Gli uffici di competenza assicurano in ogni caso alla comunità studentesca controlli periodici dell’acqua che circola in ateneo, ritenuta potabile in ogni punto del campus.

Spegnere contemporaneamente tutti gli erogatori ha comportato inevitabilmente un disservizio per la comunità accademica che da almeno sette mesi sta cercando di sopperire autonomamente all’inutilizzabilità degli erogatori. Il ritardo in atto è dovuto a mere problematiche burocratiche.

Il contratto, ormai ultimato, oltre a prevedere l’installazione di ulteriori dispositivi all’interno dell’Università, dovrebbe impedire il ripresentarsi di quanto accaduto: l’accordo prevede proprio di distribuire nel corso del tempo i successivi lavori di manutenzione in modo da impedire il simultaneo spegnimento di tutti gli erogatori.

L’aggiunta di nuovi erogatori sarà utile ad una fornitura più omogenea dell’acqua all’interno del campus. Tuttavia, sarebbe stato più opportuno prevedere fin dall’inizio la possibilità che il considerevole utilizzo degli erogatori da parte dell’utenza, avrebbe potuto portare velocemente all’avaria dei filtri e delle lampade UV. 

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