30 Marzo 2022
Il primo aprile l’Unisa riapre tutto. Niente pesce d’aprile, nessun riferimento a battute celebri di telefilm, ma soltanto una naturale evoluzione della percezione dell’emergenza sanitaria. Nei mesi precedenti, la maggior parte delle attività accademiche erano già state ripristinate, nel rispetto delle norme sanitarie e con le dovute limitazioni utili alla prevenzione del contagio: capienza delle aule ridotta, didattica mista, presentazione di un QR Code valido come autocertificazione all’interno del campus, green pass base, mascherine al chiuso, orari ridotti all’interno delle biblioteche. In accordo con le disposizioni del Governo, l’Ateneo si accoda all’istituzione della fine dello stato d’emergenza riportando la quotidianità della vita universitaria ad uno stadio quasi del tutto identico agli anni pre-pandemia, a quella “normalità” a cui si cerca di far assomigliare ormai da mesi le proprie giornate.
Dal primo aprile, gli esami di profitto tornano ad essere svolti esclusivamente in presenza, così come le sedute di laurea magistrale, triennale e a ciclo unico, rispettando la capienza nominale dell’aula. Anche i corsi saranno svolti in presenza, e la capienza delle aule sarà di nuovo sfruttabile al 100%. Sarà possibile seguire in DAD soltanto certificando al/lla direttore/direttrice di dipartimento la propria positività. Stessa cosa accadrà per una possibile partecipazione online alla seduta di laurea. Sarà necessario riattivare la didattica mista anche in caso di certificazione di positività o quarantena di un/a docente.
La persona positiva dovrà usufruire di una piattaforma covid istituita dall’Ateneo per comunicare la propria positività. Anche le sale studio e le postazioni all’interno delle biblioteche saranno sfruttabili al 100% della capienza, ma permane la prenotazione online per accedere agli spazi. Resta ancora l’incognita sul prolungamento dell’orario di chiusura delle biblioteche che (previa comunicazione) terminano le attività alle 14:00.
Fino al 30 aprile, sarà ancora necessario indossare dispositivi di sicurezza al chiuso (mascherina FFP2, igienizzante), evitare l’accesso alla struttura se l’utente mostra sintomatologia respiratoria e temperatura corporea superiore ai 37,5° e bisognerà essere in possesso dell’apposito QR Code rilasciato dall’Università e del Green Pass Base.
La possibilità di vivere il campus in maniera libera sembra essere realizzabile, la normalità a cui si era abituate/i torna (quasi) a diventare un’opzione plausibile per l’intera comunità accademica.