23 Dicembre 2018
Quarto Potere è un film del 1940, diretto e interpretato da Orson Welles, in cui si narrano le vicende di Charles Foster Kane, magnate dell’editoria.
Kane è morto pronunciando la parola “Rosabella”, di cui nessuno riesce a comprendere il significato. Un giornalista, quindi, cerca di venire a capo del mistero andando a parlare con le persone che fecero parte della vita di Kane. Egli era un uomo molto ricco e conobbe tutti i grandi uomini del suo tempo. Fece costruire per la sua seconda moglie un incredibile castello in cui vi erano conservati milioni di cimeli e di cianfrusaglie, ed è proprio lì che Kane è morto.
Il film, se oggi è considerato un capolavoro, all’epoca fu un vero e proprio scandalo: chiaramente ispirato a William Randolph Hearst – editore e politico statunitense – il quale offrì un vero patrimonio alla famosa casa produttrice RKO affinché ne distruggesse la pellicola e ne bruciasse i negativi. Naturalmente la cosa non avvenne, ma il film fu soggetto a pesanti critiche e cattiva pubblicità proprio dai giornali di Hearst.
Il film girato da Orson Welles rivoluzionò il linguaggio cinematografico grazie al metodo della profondità di campo, il quale permette di mettere a fuoco sia i personaggi in primo piano che quelli sullo sfondo. Grazie a questo metodo non solo veniva eliminato il campo – controcampo ma intere scene potevano venire girate in modo continuo, spesso con la macchina da presa fissa. Ed è proprio la macchina da presa la sola ad avere il potere di svelare i segreti, di entrare nella stanza di Kane e mostrarcelo in punto di morte e di rivelarci il suo segreto: “Rosabella” era il nome della piccola slitta con cui Charles giocava da bambino.
Il risultato del film ci mostra come un uomo con una vita importante, agiata e privilegiata in punto di morte riesce solo a ricordare ciò che veramente ha avuto significato per lui: l’infanzia, un ideale sfuggito e smarrito.
Michela Monaco