29 Marzo 2019
L’uomo vive in un ambiente per il quale sembra non aver alcun minimo rispetto. Eppure, basta poco per aiutare, almeno un minimo, l’ambiente: non gettare nulla per terra, fare bene la raccolta differenziata, spegnere sempre le luci, usare lampadine a basso consumo, guidare meno e camminare di più, usare buste di stoffa e il minor numero possibile di oggetti in plastica.
Siamo nell’era dell’usa e getta e i rifiuti vengono gettati tutti i giorni, solo che bisogna prestare molta attenzione perché mentre la sostanza organica è biodegradabile, tutti gli altri prodotti (specialmente la plastica) hanno dei tempi di degradazione molto più lunghi. La raccolta differenziata va a valorizzare il rifiuto perché lo recupera e lo rigenera, consumando molta meno energia nel processo di riciclo rispetto alla produzione da materie prime. Riciclare è importante, ma lo è anche valorizzare e non gettare i rifiuti che produciamo al fine di ottenere vantaggi sia economici che ambientali.
Nel 2001 Tom Szaky, un ragazzo ungherese, ha creato l’azienda di riciclo più famosa d’America: TerraCycle. Tutto è cominciato con l’idea di commercializzare un fertilizzante naturale, ottenuto dagli escrementi di vermi che si creano nei rifiuti organici: Szaky racconta di aver avuto questa idea osservando i vermi nella spazzatura e rendendosi conto che in natura non esistono scarti perché tutto viene recuperato e riutilizzato. Dal 2007 in poi, l’azienda, ha iniziato a creare prodotti da altri rifiuti: ad esempio, i rifiuti di imballaggio in plastica vengono riciclati per creare nuovi prodotti tra cui giochi, legname di plastica, rastrelliere per biciclette, panchine e bidoni della spazzatura. Uno degli esempi che ha avuto maggiore successo, però, è quello delle sigarette: grazie all’attivazione di sistemi di raccolta, i mozziconi di sigaretta vengono collezionate, spedite a TerraCycle e trasformate, con un processo di lavorazione molto complesso, in plastica, pallet e in oggetti come frisbee e traversine ferroviarie.
La sede principale di TerraCycle si trova a Trenton, nel New Jersey. Nei magazzini di Terracycle si accumulano tonnellate di spazzatura, ne arrivano ogni giorno circa 10 mila, la maggior parte sono spediti dalle “brigate”: gruppi di persone che si organizzano per raccogliere rifiuti. L’impresa oggi gestisce più di 100 dipendenti, collabora con cittadini, amministrazioni e multinazionali in più di 20 Paesi. Attualmente sono ben 186 i prodotti presenti nel catalogo di Terracycle, tutti provenienti da rifiuti. Partecipare è facile: basta iscriversi, raccogliere i rifiuti e inviarli all’azienda. Ma la vera idea vincente di Szaky è stata quella di aver avviato programmi di collaborazione con le aziende produttrici, raccogliendo scarti di brand famosi e, in caso di accordo, il marchio rimane sui nuovi prodotti realizzati. Possiamo quindi avere astucci per la scuola con il brand delle patatine o degli M&M’s. Le aziende hanno tutto l’interesse a prolungare la vita dei loro marchi su altri prodotti e a promuovere una vocazione ambientalista.
Michela Monaco