23 Febbraio 2019
Candidato a ben dieci premi Oscar (miglior film, regia, attrice protagonista, attrice non protagonista, sceneggiatura, montaggio, fotografia, costumi e scenografia), “The Favourite” di Yorgos Lanthimos ci catapulta direttamente nell’Inghilterra del 1706. In piena guerra con la Francia, il film ci racconta cosa accade nei palazzi reali mentre il destino del conflitto è in bilico tra il proseguire o negoziare la pace con la Francia. I punti di vista che vengono offerti allo spettatore hanno un’identità femminile, infatti l’intera trama gira intorno a tre donne: la Regina Anna, Sarah Churchill detta Lady Marlborough e Abigail Hill, interpretate magistralmente rispettivamente da Olivia Colman, Rachel Weisz e Emma Stone.
La regina Anna, salita al trono da quattro anni, è spesso malata a causa di una salute cagionevole e si lascia influenzare facilmente da chiunque le stia a cuore. Infatti, a mandare avanti il regno è Sarah mentre Anna è come se fosse una sorta di burattino nelle mani della duchessa. Questo fino all’arrivo dell’apparentemente docile e ingenua Abigail Hill, che fa il suo ingresso a corte in cerca di un umile lavoro dalla cugina Sarah, perché la sua famiglia è caduta in disgrazia per colpa del padre che l’ha venduta per coprire i suoi debiti di gioco, però Abigail ha un piano preciso in mente: prendere il posto di sua cugina come braccio destro della regina, in modo da riconquistare il suo ruolo di nobildonna. Inizialmente una sguattera poi diventa la cameriera personale di Lady Marlborough per poi conquistare il cuore della regina Anna diventando la sua Lady of the Bedchamber (colei che detiene l’incarico ufficiale di cameriera di una regina britannica).
Il percorso di Abigail è senza esclusioni di colpi, difatti quando diventa la dama di compagnia ufficiale della regina è in atto una guerra, inizialmente non dichiarata, tra le due cugine che Anna apprezza perché la fanno sentire amata. Lei che di amore ha sofferto, riversando quello per i figli perduti nei suoi 17 conigli, uno per ogni figlio scomparso prima o dopo il parto, tutti in giovane età. “Ogni volta che perdi un figlio perdi anche un pezzo di te” dirà Anna per spiegare il suo amore per i conigli che lei reputa i suoi piccoli. Dopo varie peripezie, tra cui anche l’avvelenamento di Sarah da parte di Abigail è quest’ultima ad avere la meglio tra le due, nonostante il finale lasci intendere che Anna la vedrà sempre e comunque come una serva anche se ha acquisito il ruolo di Keeper of the Privy Purse (tesoriere della regina) precedentemente ricoperto da Sarah Churchill ormai bandita dalla Gran Bretagna per aver tradito la fiducia della regina.
“The Favourite” è un film lento e a tratti può anche risultare noioso, ma ha comunque i suoi meriti. Racconta la lotta per il potere senza nessun’ombra di rimorso che, a distanza di più trecento anni, non è di certo svanita nella società odierna, ma ha solo cambiato i suoi protagonisti. Cercare di conquistare il favore di qualcuno di influente per garantirsi una posizione è quello a cui ispirano molte persone anche oggi, alla fine quello che sperano di ottenere è sicurezza senza troppi sforzi e vantaggi senza realmente meritarli. Il fatto di essere un film candidato agli Oscar non lo rende immune alle critiche. Alcune scene risultano grottesche e non necessarie alla trama, come l’uomo completamente nudo a cui vengono lanciati mandarini dai membri del partito oppositore per puro spreco e divertimento. Inoltre, i temi come il lesbismo e il sesso sono stati trattati con leggerezza, soprattutto se destinati ad una società ancora schiava dei pregiudizi. Nonostante il poco tatto nel trattare temi così delicati, i costumi e la scenografia aiutano lo spettatore ad identificarsi nell’aristocratica Inghilterra del settecento osservata, il più delle volte, solo dagli anonimi libri di storia.
Annaclaudia D’Errico