20 Gennaio 2019
“The Women” è un film del 2008 diretto da Diane English ed è ripreso dalla commedia omonima di Clare Booth Luce che già aveva ispirato il film di Cukor del 1939, considerato un classico della commedia hollywoodiana. La dolce e ricca Mary Haines (Meg Ryan), è una donna dell’alta società americana a cui non manca nulla e che, improvvisamente, scopre che suo marito ha una relazione con una commessa: la sensuale Crystal Allen (Eva Mendes). Da quel momento in poi le vicende di Mary diventano l’argomento principale dei pettegolezzi di tutti. Mary, a differenza delle sue amiche, è ingenua e fragile, ma sarà costretta a tirare fuori il carattere per dimostrare all’uomo che ama di aver sbagliato a lasciarla andare. Sconvolta dal tradimento, da un’accesa lite con la sua migliore amica e dal licenziamento, Mary crolla come un castello di carte ma poi comincia man mano ad aprire gli occhi e preoccuparsi finalmente di sé stessa e a chiedersi cosa vuole davvero dalla vita. «Mary non è un tipo che si accorge delle crepe: è troppo presa a riempirle» è ciò che si dice in giro su di lei.
La protagonista attraverserà diverse fasi fino a prendere coscienza che la sua vita non è stata altro che un continuo “accontentare gli altri”, senza pensare cosa realmente volesse per sé. Guardandosi dentro riesce a prendere di petto la situazione, a diventare una donna “che si fa da sola”, senza alcuna paura di dimostrarsi addirittura più capace del marito (era questa la ragione che la teneva “intrappolata”). La genialata della pellicola consiste nel fatto di non farci vedere mai in tutta la sua durata un personaggio di sesso maschile. Gli uomini fanno parte della vita delle protagoniste, ma li conosciamo soltanto attraverso i loro discorsi: il film diventa così una sorta di celebrazione del variegato universo femminile, più vicino a Sex and the City piuttosto che al testo teatrale originale.
“The women” è un film leggero ed ironico ma che riesce comunque ad affrontare in maniera originale e divertente temi come l’amore, l’adulterio, l’omosessualità, e soprattutto l’amicizia, concentrandosi maggiormente sul maggior punto di forza delle donne: la solidarietà.
Michela Monaco