3 Dicembre 2021
“Si informa la gentile Clientela che dal 6 dicembre 2021 è obbligatoria la Certificazione verde COVID-19 GREEN PASS per viaggiare sui servizi di trasporto pubblico locale. Sono esclusi dall’obbligo del Green Pass i viaggiatori con età inferiore a 12 anni ed i soggetti esentati dalla campagna vaccinale. Si raccomanda di tenere a disposizione il Green Pass, al fine di agevolare i controlli, che saranno effettuati anche a campione.”
Con questo comunicato, pubblicato sul sito ufficiale, l’azienda per il trasporto pubblico Busitalia Campania si adegua alle misure previste per il contenimento della pandemia Covid-19 nel decreto che entrerà in vigore dal 6 dicembre al 15 gennaio.
Da quando il testo del decreto è stato annunciato dai vari siti ufficiali e dalle rete nazionali, diversi dubbi sono stati sollevati dai cittadini soprattutto per quanto riguarda la differenza tra Green Pass e Super-Green Pass. Il primo, definito base, viene rilasciato anche tramite l’esito del tampone negativo (molecolare valido per 72 ore, mentre l’antigienico per 48) oltre che ovviamente con l’adesione alla campagna vaccinale o l’esenzione da essa. Il secondo, invece, è una sorta di certificazione verde rafforzata e si ottiene attraverso la vaccinazione (entrambi le dosi e successivo richiamo) o l’essere guarito dal Covid ed ha nove mesi di validità. Resta invariata l’obbligo della mascherina all’interno dei locali pubblici o sui mezzi di trasporto. Il Super-Green Pass sarà necessario per entrare in negozi, bar, ristoranti e per usufruire del servizio mensa per i lavoratori. Per il trasporto locale, regionale e interregionale rimarrà sufficiente essere in possesso del Green Pass normale, ma questo non preclude la possibilità in un prossimo decreto di rendere obbligatorio quello rafforzato. Lo stesso varrà per alberghi e palestre.
Una nota dolente per il trasporto pubblico locale riguarda come e da chi saranno effettuati i controlli per il possesso della certificazione verde. Una svolta, però, potrebbe arrivare proprio dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile) e riguarda l’idea di spostare l’onere dei controlli dal momento dell’utilizzo del mezzo di trasporto a quello dell’acquisto del biglietto che in questo caso diventerebbe esclusivamente elettronico. In questo modo diventerebbe possibile individuare eventuali trasgressori, sprovvisti della certificazione, prima che questi salgano a bordo e quindi senza inficiare il servizio. Come affermato anche dal ministro Enrico Giovannini, che annuncia un dialogo aperto tra il MIT e le aziende dei trasporti, è in valutazione la possibilità di integrare il database dei consorzi informazioni che includano anche l’essere in possesso del Green Pass. Nell’attesa che questo diventi realtà, per i controlli saranno impiegate in maniera massiccia anche le forze dell’ordine. Ad esempio, a Milano i controlli a campione saranno eseguiti anche con il supporto delle aziende con un’attività mista di personale di Atm, forza pubblica e vigili. In Campania, come da comunicato, saranno eseguiti a campione e probabilmente ad occuparsene sarà lo stesso personale impiegato per l’accertamento del biglietto, tramite l’app Verifica C19 scaricabile su ogni dispositivo.
La procedura potrebbe richiamare quella già introdotta per aderire alla campagna promossa dall’UnicoCampania per l’abbonamento gratuito studenti. La pratica, infatti, prevedeva nella sezione “Privacy”, oltre al consenso del trattamento dei dati, di spuntare anche la casella relativa al Green Pass per attestare di esserne in possesso. L’introduzione di questo obbligo risale a settembre, quando il Green Pass fu reso obbligo per l’accesso ai treni (Intercity, Intercity Notte e Alta velocità) e pullman (Flixbus) che collegano regioni diverse; mentre per il trasporto pubblico locale furono le singoli Regioni e Province autonome a stilare le proprie linee guida. In quel caso, la Regione Campania decise già di rendere la certificazione verde obbligatoria per poter usufruire dell’agevolazione dell’abbonamento gratuito studenti.
L’annuncio dell’azienda Busitalia Campania quindi non desta particolarmente sgomento tra i cittadini pendolari e, soprattutto, negli studenti. Si tratta semplicemente dell’estensione di una manovra già prevista che, considerati i dati della curva epidemiologica e la linea condotta dal governo, prima o poi sarebbe dovuta arrivare.
Annaclaudia D’Errico