9 Marzo 2019
Wikipedia è ormai diventata quasi una tappa fissa nella quotidianità di ognuno di noi. Se non si ricorda il nome di un’attrice, di un film, di un libro o di qualsiasi altro oggetto, luogo o persona, basta digitare il nome in rete ed ecco che tra i primi risultati spunta il sito dell’enciclopedia libera tra le più famose a livello mondiale. Wikipedia è stata d’aiuto a tutti sia durante le ricerche scolastiche che nelle cene tra amici o familiari in cui si tirava ad indovinare l’età di un personaggio famoso. Questa Enciclopedia esiste soprattutto grazie al lavoro di volontari di tutto il mondo che contribuiscono nella realizzazione di pagine dedicate ai più svariati argomenti. Tra questi a distinguersi è un gruppo di volontarie che ha dato vita al progetto WikiDonne che ha come obiettivo l’inserimento in Wikipedia ed altri progetti wiki, di biografie di donne enciclopediche mancanti e argomenti correlati (opere delle donne, storia delle donne, movimenti femministi, sport femminili, pregiudizi di genere, violenza sulle donne, ecc.).
A far nascere l’idea è stata la valutazione di un dato statistico secondo il quale solo il 15,62% delle biografie su Wikipedia sono di donne. L’intenzione, come specificata da loro sulla pagina, non è quella di trasformare Wikipedia in Donnepedia – infatti il gruppo non è formato esclusivamente da donne – ma di sensibilizzare tutti sulla realtà del gender gap nei contenuti e nella partecipazione reciproca. Questo tramite la creazione o il miglioramento di liste di voci e l’organizzazione di eventi. Proprio uno di quest’ultimi è stato organizzato per il 26 marzo presso l’Università degli Studi di Salerno nella Biblioteca centrale “E. R. Caianiello” con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e dell’Ambasciata di Svezia in Italia e la partnership del Dipartimento di Informatica, dell’Osservatorio interdipartimentale per gli Studi di Genere e le Pari Opportunità e delle associazioni Mind the Gaps, Wikimedia Italia e Wikimedia Svezia. L’evento prende il nome di “WikiGap challenge” ed è una competizione internazionale di scrittura al femminile, al termine della quale saranno premiati gli utenti che avranno creato, arricchito e tradotto il maggior numero di voci Wikipedia dedicate a donne enciclopediche durante l’arco temporale tra il 6 marzo e il 15 aprile 2020. Dopo i saluti degli organizzatori e un’introduzione dettagliata all’uso di Wikipedia, i partecipanti si confronteranno sulla storia delle protagoniste della Resistenza italiana e sulle tematiche del gender gap; seguirà le editathon delle voci delle partigiane precedentemente selezionate in base ai criteri di rilevanza enciclopedica.
L’appuntamento è fissato per il 26 marzo alle 9.30 presso il Centro Bibliotecario dell’Ateneo Salernitano. E per chi non potrà esserci, ma ha comunque voglia di partecipare può dare il suo contributo scegliendo una donna enciclopedica, premendo il tasto modifica in alto a destra su Wikipedia e seguendo le linee guida. È un’occasione per dedicare la giusta attenzione necessaria al miglioramento di una piattaforma online di uso comune. Un modo per mettersi in gioco e, al tempo stesso, aiutare a colmare il gender gap almeno per quanto riguarda una realtà in rete, sperando che questo sia solo un modo per arrivare a colmarlo in ogni settore che esso sia virtuale o meno.
Annaclaudia D’Errico